Il prossimo andamento dei tassi europei sembra essere oggetto di intensa speculazione e incertezza, con segnali contrastanti provenienti dalla Banca centrale europea (BCE) e da alcuni dei suoi membri chiave. Ecco i possibili sviluppi dei tassi europei secondo alcune figure chiave della BCE.
Le mosse delle Lagarde e i possibili sviluppi dei tassi europei
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Nel suo ultimo atto del 2023, la Bce, guidata da Christine Lagarde, ha mantenuto invariati i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale. Questa decisione, attesa dai mercati, ha consolidato le aspettative di un dietrofront sulla politica monetaria restrittiva introdotta a partire dal luglio 2022.
Tuttavia, le speranze di tagli imminenti sembrano essere state ridimensionate. Philip Lane, capo economista della Bce, ha avvertito che un taglio dei tassi troppo veloce potrebbe scatenare un’ulteriore ondata di inflazione, suggerendo che la banca centrale potrebbe essere cauta nel modificare la sua politica attuale.
Ciò ha causato una reazione nei mercati, con i trader che scommettono ancora su tagli ai tassi nel corso del 2024, ma con una crescente incertezza su quando effettivamente ciò possa verificarsi. Le probabilità di un primo taglio dei tassi nella riunione di aprile sembrano quasi certe, ma la dichiarazione di Lane ha generato una certa cautela e riflessione tra gli investitori.
Il falco Nagel ha una visione differente
Joachim Nagel, esponente del Consiglio direttivo della Bce e presidente del Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha ulteriormente contribuito a questa incertezza. Nagel ha suggerito che l’estate del 2024 potrebbe essere il momento appropriato per iniziare a considerare la possibilità di tagliare i tassi, ma ha sottolineato che discuterne ora sarebbe prematuro. Questa posizione riflette la sua reputazione di sostenitore di una politica monetaria severa contro l’inflazione.
Le previsioni degli economisti
Gli economisti, d’altra parte, prevedono quattro tagli dei tassi nel corso dell’anno, con il primo che potrebbe avvenire nel mese di giugno. La discrepanza tra le aspettative dei mercati e quelle degli esperti contribuisce a creare un clima di incertezza riguardo al futuro dei tassi europei.
Molti ritengono che prima di prendere decisioni significative sui tassi, sarà necessario attendere almeno fino a maggio, quando saranno disponibili dati cruciali sulla dinamica dei salari nell’area euro. Questi dati potrebbero influenzare la percezione della spirale salari-prezzi, che a sua volta potrebbe avere impatti sulle decisioni della Bce.
In conclusione, il contesto attuale suggerisce che il percorso futuro dei tassi europei rimane incerto, con la Bce che sembra adottare una posizione cauta e riflessiva di fronte alle sfide geopolitiche e all’incertezza economica.