Sul tappeto da mesi rimangono le stesse problematiche e gli stessi dubbi: quale impatto avranno i tassi alti sull’economia americana e mondiale? Al momento, analizzando i vari dati macroeconomici pubblicati e gli stessi indicatori, possiamo ritenere che i pericoli che deve affrontare Wall Street siano invariati. Cosa farà la Banca centrale? Taglierà i tassi? Riteniamo che sia ancora prematuro dare una probabilità elevata a questo evento.
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Le azioni negli ultimi giorni si sono mosse in area 500 dollari, dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 339,31 e il massimo a 530,96. L’Alligator Indicator sui time frame giornaliero e settimanale è impostato rialzo con divergenze laterali. Mancati rialzi nei prossimi giorni/settimane superiori all’area di 513,50 (massimo del 12 giugno) potrebbero portare i prezzi nelle prossime settimane verso 480 dollari dove attualmente transita la trendline fatta partire dai minimi di aprile e maggio di quest’anno. Il supporto più importante al momento è 483,43, minimo segnato in data 5 giugno. Invece, il superamento di 513,50 porterebbe velocemente i prezzi a un ritest dei massimi annuali.
Le raccomandazioni medie degli analisti come riportato dalle riviste specializzate sono le seguenti:
Buy con target a 520,80 dollari. Quindi, in base a questi giudizi, ai livelli attuali le azioni sarebbero sottovalutate di circa il 4%.
I pericoli che deve affrontare Wall Street: i livelli dei prezzi per mantenere il polso della situazione
Ieri i mercati americani sono riamsti chiusi per festività. La giornata di contrattazione del 18 giugno ha chiuso ai seguenti prezzi:
Dow Jones
38.834
Nasdaq C.
17.862
S&P500
5.487.
Per il momento il quadro tecnico rimane invariato. La tendenza per il momento continua a rimanere rialzista. Inizio di una probabile fase ribassista con chiusure giornaliere e poi settimanali inferiori a:
Dow Jones
38.245
Nasdaq C.
17.049
S&P500
5.321.
Vedremo cosa acccadrà da oggi in poi e fino alla scadenza del nostro setup del 27 giugno. Il consiglio è sempre lo stesso: spesso i pericoli sono nella testa e non nei grafici. Al momento, i grafici di Wall Street chiamano ulteriori rialzi. Questo, fino a prova contraria.
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