I nuovi massimi storici e l’imminente dividendo potrebbero provocare un ritracciamento delle azioni Poste Italiane. Il mese di maggio, infatti si avvia a chiudere con nuovi massimi storici e la prospettiva di distribuire ai suoi azionisti, in data 23 giugno, un dividendo il cui rendimento è superiore al 4%.
Se andiamo a valutare il titolo azionario dal punto di vista dei fondamentali risulta essere abbastanza sopravvalutato, anche se la società gode di interessanti multipli degli utili. Con un rapporto prezzo/utili di 10.63 per 2021 e di 10.84 per 2022, la società è tra le più economiche sul mercato italiano. Tuttavia risulta essere sopravvalutato rispetto alla media del settore di riferimento.
Secondo gli analisti che coprono Poste Italiane, poi, il consenso medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 15% circa.
Come già discusso in un precedente articolo (clicca qui per leggere)
Sebbene lo storico a disposizione non sia molto grande, la società è stata quotata a Piazza Affari dall’ottobre 2015, abbiamo calcolato la probabilità che un investimento a 5, 3 e 1 anno abbia un rendimento positivo. I risultati sono riassunti qui di seguito per investimenti di diversa durata:
- 5 anni: la probabilità che si abbia un ritorno positivo è del 100% con un guadagno medio annuo del 7% circa;
- 3 anni: la probabilità che si abbia un ritorno positivo è del 100% con un guadagno medio annuo del 6% circa;
- 1 anni: la probabilità che si abbia un ritorno positivo è del 65,5% con un guadagno medio annuo del 13,2% circa.
I nuovi massimi storici e l’imminente dividendo potrebbero provocare un ritracciamento delle azioni Poste Italiane: Le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 28 maggio a quota 11,505 euro in rialzo dello 0,13% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza è al rialzo e il prossimo obiettivo in area 12,12 euro (II obiettivo di prezzo) sta per essere raggiunto. Una chiusura settimanale superiore a questo livello fare scattare una nuova gamba rialzista il cui obiettivo è in area 14,18 euro (III obiettivo di prezzo).
Solo una chiusura settimanale inferiore a 10,05 euro farebbe scattare l’inversione ribassista.
Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.
Time frame mensile
Sul mensile la situazione è molto simile a quella sul settimanale. La tendenza in corso è rialzista e la massima estensione al rialzo si trova in area 15,29 euro. Solo una chiusura mensile inferiore a 9,06 euro farebbe scattare l’inversione ribassista di lungo termine.