Molti dei risparmi accumulati faticosamente nel tempo potrebbero essere a rischio dal 21 giugno. Non solo noi potremmo perdere i nostri risparmi ma anche i nostri genitori, nonni e altri familiari potrebbero perdere i soldi depositati in Posta. Scopriamo chi corre il rischio di perdere i suoi risparmi e come evitare questo pericolo.
Le Poste Italiane da sempre sono scelte dai risparmiatori come alternativa valida alla banca per tutelare i propri risparmi. Cassa depositi e prestiti (CDP), società posseduta all’82% dal Ministero dell’economia e delle finanze, garantisce i risparmi dei clienti di Poste Italiane. Poste italiane offre varie soluzioni d’investimento con rischio vicino allo zero. Per esempio, l’azienda mette a disposizione vari tipi di buoni postali con diverse scadenze e con rendimento crescente. I libretti di risparmio sono un altro strumento molto apprezzato dai risparmiatori e che ha sempre avuto un grande successo. In Italia sono centinaia di migliaia i risparmiatori che hanno utilizzato i libretti postali. Alcuni di questi risparmiatori adesso rischiano di perdere il denaro depositato su alcuni libretti, scopriamo perché.
I nostri soldi e quelli di genitori e nonni sono a rischio in questi casi e senza una comunicazione alle Poste entro il 21 giugno
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I libretti di risparmio postali sono una sorta di salvadanaio dove è possibile versare i soldi senza rischio di perdita. Come i salvadanai anche i libretti postali tendenzialmente vengono mantenuti per anni. Può capitare che alle volte ci si dimentichi di avere un libretto postale. Se il titolare per anni non fa movimenti di prelievo o versamento, il libretto diventa dormiente. Poste italiane ha comunicato ai clienti che alla data del 21 giugno estinguerà tutti i libretti dormienti degli ultimi 10 anni. In pratica chi ha un libretto postale ma negli ultimi 10 anni non ha effettuato neanche un movimento, perderà i soldi depositati. I risparmi sul libretto verranno devoluti al fondo istituito dalla Legge Finanziaria del 2006.
Così dal 21 giugno i nostri soldi e quelli dei familiari sono a rischio perdita, ma l’eventuale danno può essere evitato? Occorre comunicare alle Poste italiane entro quella data il possesso del libretto, recandosi presso qualsiasi sportello postale. Per chi ha un dubbio se il libretto sia dormiente, può verificare sulla pagina web messa a disposizione da Poste italiane. Anche coloro che non hanno mai aperto un libretto postale, dovrebbero informarsi presso i propri genitori o i propri nonni. Infatti un parente potrebbe avere aperto un libretto ed averlo scordato.
Le alternative al libretto postale per combattere l’inflazione
Oltre al libretto postale le Poste offrono altri strumenti di investimento, forse più adatti a combattere l’attuale situazione di rialzo dell’inflazione. Alcuni di questi strumenti sono in diretta concorrenza con i titoli di Stato specialmente se l’investimento è con un orizzonte di pochi anni. Anche i conti di deposito possono essere una valida alternativa a chi deve parcheggiare i soldi per qualche mese oppure anche qualche anno, in attesa di una diversa collocazione.
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