La cura della nostra salute non può prescindere da alcuni controlli e riguardi. Come ci dicono gli esperti una notevole miniera di informazioni circa lo stato del nostro benessere è costituito dalla pelle. Questo straordinario organo è un vero e proprio indicatore. Per questo dobbiamo avere massima cura nel preservarlo nei modi che ci sono possibili. Non solo dal fumo di tabacco, ma anche dalle esposizioni prolungate al sole e non protette.
Ciò che possiamo, e dovremmo, fare, è anche un controllo periodico. In particolare, ci possiamo rivolgere ad un dermatologo. Oppure al nostro medico curante, che se lo ritiene necessario ci potrebbe indirizzare verso questo specialista. Tutto questo anche per monitorare lo stato dei nostri nei (anche chiamati nevi).
Questi non sarebbero altro che macchie causate da melanociti, ovvero le cellule responsabili della secrezione di melanina. Sono anomalie fisiologiche della pelle. Possono rivelare molte informazioni se studiati attentamente. Ad esempio, i nei che hanno questa forma sono atipici e dunque a rischio.
Il rischio
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Avere un neo dalla forma atipica non significa conseguentemente avere un cancro della pelle. Ma costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma. Alcune stime indicate dalla Fondazione Veronesi, infatti, mostrano che chi ha almeno 5 nei atipici avrebbe una probabilità anche 10 volte più alta di ammalarsi di melanoma. Avere dei nei atipici peraltro non comporta, generalmente, l’asportazione. Può però significare l’assoluta necessità di un monitoraggio costante.
I canoni per riconoscere i nei di forma atipica
Gli esperti ci danno qualche importante dritta per riconoscere situazioni preoccupanti. O che perlomeno necessitano di un costante ed attento monitoraggio. Dovremmo infatti sapere che esistono varie forme di nei. I più comuni sono i cosiddetti nei di Clark. Sono macchie scure rotonde e che si diffondono in maniera indifferente presso tutte le parti del corpo. Li possiamo trovare dalle gambe alla schiena e al collo. Così possiamo utilizzare alcuni canoni.
In primo luogo l’asimmetria, ovvero la forma irregolare che si distacca dall’idea di cerchio. In secondo luogo, dovremmo fare attenzione ai bordi. Se questi sono irregolari e sfumati, cioè terminano sulla pelle in maniera poco definita, allora dobbiamo tenere d’occhio il neo.
I nei con questa forma sono atipici e potrebbero indicare malattie
Passiamo poi al colore. In particolare osserviamo se ci fossero varie sfumature policromatiche all’interno dello stesso neo. Prestiamo attenzione all’evoluzione. Cioè allo sviluppo della grandezza nel corso del tempo. Infine alle dimensioni. Sicuramente un neo al di sopra del mezzo centimetro merita maggiore attenzione. Anche se le tecnologie adottate sono in grado di studiare e di considerare anche nei della grandezza inferiore ma che sembrano preoccupanti. Un’efficace formula mnemonica per tenere a mente questi caratteri è costituito dalla successione delle prime 5 lettere dell’alfabeto (asimmetria, bordi, colore, dimensione, evoluzione).
Quando prendiamo il sole ricordiamo di utilizzare una crema solare di qualità. Osserviamo bene i dati riportati sulla confezione, visto che oltre al livello di protezione anche un altro numero sarebbe di fondamentale importanza.
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