Uno dei temi più in voga di questi primi mesi del 2023, nel campo della tecnologia, è sicuramente quello che riguarda l’intelligenza artificiale generativa. Ad aprire le danze è stata OpenAi che con il suo ChatGPT ha sbaragliato la concorrenza. Ma nuovi attori si stanno affacciando su questo nuovo mercato. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Negli ultimi mesi, grazie alla massificazione degli strumenti di intelligenza artificiale generativa, stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione tecnologica. Anche se quest’ultima sembrerebbe interessare, per ora, soltanto gli addetti ai lavori, ben presto, quasi tutti saremo costretti a farne i conti.
I software di intelligenza artificiale generativa sono strumenti informatici che, utilizzando algoritmi di apprendimento molto sofisticati, sono in grado di creare autonomamente dati, immagini, suoni, testo e molto altro. Essi sono stati sviluppati soprattutto negli ultimi due decenni ed hanno ormai raggiunto un grado di maturità davvero impressionante. Infatti, pur essendo lontanissimi dall’intelligenza umana, questi strumenti sono già in grado di compiere attività che, in genere, richiedono molta creatività e immaginazione. Vediamone alcuni.
I migliori 15 software di intelligenza artificiale per realizzare da zero vari tipi di contenuti multimediali
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Per generare contenuti testuali complessi, che sembrano quasi realmente scritti da un essere umano, vi sono “copy.ai”, “Jasper” e
“ChatGPT”. Quest’ultimo in particolare è un prototipo di chatbot molto avanzato, sviluppato da OpenAI, che ha avuto un successo clamoroso. Negli ultimi 2 mesi, infatti, sono più di 100 milioni gli utenti che hanno provato ad utilizzarlo per la creazione di tantissime forme di contenuto. Infatti, ChatGPT può facilmente creare, tradurre, riassumere, riformulare o completare dei testi; oppure può anche analizzarne il “sentiment” e tanto altro ancora.
Se, invece, abbiamo bisogno di creare contenuti audiovisivi ci sono altri strumenti altrettanto performanti. Ad esempio, per generare delle immagini artistiche, come ritratti, dipinti e così via, vi sono “Midjourney”, “NightCafe Creator”, “Deep Dream Generator”, “DALL-E”e “OpenArt”.
Per generare contenuti video, invece, abbiamo “Kaiber” che crea in automatico delle immagini in movimento partendo da comandi testuali. Poi abbiamo anche “Elai.io”, o “Synthesia” che genera dei video creando degli avatar in grado di “recitare” degli script testuali.
Ma non è finita qui, perché esistono strumenti in grado anche di inventare letteralmente musica e suoni, come “musico”, “juke-box”,
“MusicLM” e “soundraw.io”.
Dietro alcuni di questi strumenti ci sono colossi come Microsoft e Google, che negli anni hanno investito trilioni di dollari per diventare leader di mercato. Ed è notizia degli ultimi giorni che anche Meta, di proprietà di Mark Zuckerberg, starebbe finanziando vari progetti per integrare l’AI generativa anche nei loro prodotti come Instagram e WhatsApp.
Insomma, ecco quali sono i migliori 15 software di intelligenza artificiale per generare contenuti in modo semplice e veloce. Ma ora c’è da chiedersi? Cosa ci si può aspettare dal futuro?
Un futuro incerto o ricco di opportunità?
Le conseguenze per il futuro dell’umanità, legate all’utilizzo di tali software, sono ancora in gran parte da esplorare. Da un lato, questi strumenti possono portare a un aumento della produttività e dell’efficienza in molti settori, migliorando la qualità della vita delle persone e favorendo lo sviluppo economico.
D’altra parte, però, l’automazione di processi creativi e la generazione di contenuti da parte delle macchine potrebbero avere conseguenze negative sulla qualità e l’autenticità delle opere d’arte e dei prodotti culturali, e sul ruolo degli artisti e dei creativi nella società.
Il dibattito, quindi, è ancora aperto. Dal canto nostro, non possiamo fare altro che osservare i prossimi sviluppi e continuare a rimanere sempre aggiornati per non restare indietro nel corso di questa rivoluzione.