Presentiamo, oggi, un piatto tra i più semplici della tradizione campana e partenopea nei giorni di festa. Sicuramente lo prepareremo in minor tempo rispetto a quello impiegato, ad esempio, per il ragù. Ma alla fine otterremo, comunque, un piatto che ci regalerà grandi soddisfazioni.
Dunque, eccoci pronti a preparare i maccheroni al grattè, come si dice a Napoli, o timballo di pasta gratinata: sono un primo piatto sublime della tradizione partenopea, per una memorabile domenica autunnale.
Le caratteristiche della preparazione
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Il termine “grattè” di questa pietanza significa “gratin”, ossia gratinatura, per via della croccantezza che si ricava in superficie, in seguito alla cottura. È la caratteristica principale di questa preparazione. Il riferimento del nome, dunque, è a quella crosticina dorata e saporita della superficie. Si ottiene per effetto della besciamella, del parmigiano e del pan grattato, quando entrano in contatto con l’alta temperatura del forno.
Ancora, essa si differenza dalla pasta al forno proprio per questa caratteristica un pò più pronunciata, e per l’abbondante presenza di elementi grassi. In questa preparazione utilizzeremo la besciamella, il fiordilatte e il burro. Per finire, rispetto alla pasta al forno, questa pietanza non presenta la salsa di pomodoro.
Ingredienti
Ecco, dunque, gli ingredienti occorrenti:
a) 500 gr di pasta corta, come pennette o rigatoni; a Napoli si usano i ziti spezzati;
b) 700 gr di besciamella pronta;
c) 250 di fiordilatte;
d) 250 di prosciutto cotto;
e) 150 gr di parmigiano grattugiato;
f) 70 gr di burro;
g) pane grattugiato, quanto basta;
h) noce moscata e sale, quanto basta.
Prepariamo i nostri maccheroni al grattè
Cuociamo la pasta in una pentola, con abbondante acqua bollente e salata, stando attenti a scolarla un pò prima del tempo di cottura, indicato sulla confezione.
A parte, facciamo scolare il fiordilatte, prima di tagliarlo a dadini, insieme al prosciutto cotto.
Quand’è pronta, scoliamo la pasta e cominciamo a condirla con 50 gr di burro a temperatura ambiente. Facciamolo sciogliere, mentre mantechiamo la pasta, nella pentola calda, ma lontana dalla fiamma.
Ora aggiungiamo alla pasta la besciamella, la noce moscata, il fiordilatte, il prosciutto cotto e il parmigiano grattugiato. Mescoliamo il tutto per bene.
Prepariamoci a cuocere questo timballo di pasta
Imburriamo un tegame e versiamoci la pasta, condita, prima di terminare, con una spolverata di parmigiano e pangrattato.
A questo punto inforniamo a 180°, per circa trenta minuti, fino a quando in superficie la pasta non avrà formato la caratteristica gratinatura.
Nulla da eccepire, i maccheroni al grattè, come si dice a Napoli, o timballo di pasta gratinata sono un primo piatto sublime della tradizione partenopea, pronti, a questo punto della preparazione, per essere gustati da tutta la famiglia.
Infine, sempre attingendo dalla tradizione culinaria partenopea, presentiamo in quest’altro articolo la ricetta degli spaghetti alla puveriello.