Alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi, per non rimanere incastrati in posizioni in perdita su NEXI potrebbe essere decisivo determinare con precisione i livelli di trading su azioni che sono in fase laterale da tanto tempo.
Neanche la pubblicazione del piano industriale al 2025, dopo una reazione iniziale, ha rotto questa lunga fase laterale che sta attanagliando il titolo tra i livelli 8,02 euro e 9,466 euro.
Eppure, come dicevamo, la presentazione del piano ha inizialmente suscitato tanto entusiasmo tra gli operatori di mercato. Le previsioni degli obiettivi finanziari, infatti, sono state superiori alle attese. In particolare, la sinergie da Nets e Sia sono viste in aumento del 25%. Il dato che, però, potrebbe avere fatto più gola al mercato è quello relativo alla cassa. Ecco quanto riportato dal management nel commentare il piano
“l’excess cash previsto pari a circa 2,8 miliardi nel 2023-2025 consentirà a NEXI di avere la flessibilità necessaria per esplorare una serie di opportunità accrescitive di valore per tutti gli azionisti, il cui impatto positivo non è riflesso nell’outlook finanziario presentato”.
Qualora questa cassa venisse distribuita come dividendo per gli azionisti sarebbe un bell’affare.
I livelli di trading su azioni in fase laterale ormai da mesi come previsti dall’analisi grafica
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Le azioni NEXI (MIL:NEX) hanno chiuso la seduta del 10 ottobre a quota 8,674 euro, in rialzo dell’1,07% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
A guardare il grafico sono ormai oltre tre mesi che le quotazioni si muovono all’interno di un trading molto ampio individuato dai livelli in area 6,02 euro e 9,466 euro. Anche se nell’ultimo mese il livello di resistenza si è abbassato a 9,06 euro. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Al rialzo, scenario indicato dalla linea tratteggiata, la massima estensione ribassista potrebbe andare a collocarsi in area 11,594 euro. Al ribasso (scenario indicato dalla linea continua), invece, la discesa potrebbe ad aggiornare i minimi storici in area 7 euro.
Monitorare, quindi, con attenzione i livelli indicati per cercare di capire in anticipo da che parte si muoveranno le quotazioni.