In questo report andremo a indicare i livelli chiave da monitorare sull’oro per capire quando scatterà il prossimo movimento direzionale. In questo modo avremo un vantaggio per capire in anticipo la direzione che le quotazioni prenderanno con decisione.
Prima, però, vogliamo discutere alcuni datai macro e di come questi possano influenzare l’andamento dell’oro e più in generale delle commodities.
L’inflazione CPI degli Stati Uniti è aumentata del 6,2% nel mese di ottobre 2021, segnando il più alto livello di inflazione dal 1990.
Quando si cercano strumenti finanziari che possano proteggere dall’inflazione, storicamente le materie prime si sono sempre distinte come i migliori. Come si vede dal grafico, seguente, infatti, le commodities hanno la più alta correlazione, positiva tra l’altro, con l’inflazione. Anche superiore a quegli strumenti che si suppone siano strutturalmente legate all’inflazione, come i titoli del Tesoro USA protetti dall’inflazione (TIPS).
Nonostante l’alta inflazione, finora quest’anno l’oro ha conseguito una performance deludente. Storicamente è stato una buona copertura per l’inflazione, specialmente durante i periodi di inflazione elevata. Tuttavia, il metallo giallo non è stato all’altezza della sua reputazione, evidenziando il fatto che negli investimenti non ci sono garanzie, ma solo probabilità a favore o contro. Va notato, però, che dopo i dati sull’inflazione CPI statunitense del 6,2%, l’oro ha iniziato a muoversi fortemente al rialzo.
I livelli chiave da monitorare sull’oro per capire quando scatterà il prossimo movimento direzionale: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 10 dicembre in rialzo dello 0,46% rispetto alla seduta precedente a quota 1.784,8 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,05%.
Time frame giornaliero
La settimana è trascorsa tra molti scossoni al rialzo e al ribasso che di fatto non hanno cambiato nulla rispetto a quanto scrivevamo settimana scorsa. Di fatto continua il movimento tra i livelli 1.765,5 dollari e 1.787,3 dollari. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
Al ribasso la rottura del II obiettivo di prezzo in area 1.765,5 dollari farebbe accelerare verso il III obiettivo di prezzo in area 1.708,5 dollari. Al rialzo, invece, potremmo assistere a un rapido ritorno verso are 1.822 dollari. In ogni caso gli obiettivi rialzisti potranno essere calcolati solo a inversione avvenuta.
Time frame settimanale
Sul fronte settimanale nulla è cambiato rispetto a quanto scrivevamo qualche settimana fa.
Anche sul time frame settimanale le cose si potrebbero mettere molto male. Tuttavia, al momento lo scenario è ancora molto incerto. Tutto dipenderà da come chiuderà settimana prossima.
Una chiusura settimanale inferiore a 1.787,3 dollari farebbe sprofondare le quotazioni dell’oro verso area 1.638,2 dollari. In questo caso la massima estensione del ribasso si trova in area 1.150 dollari.
Qualora, invece, il supporto dovesse resistere, allora le quotazioni si dirigerebbero verso gli obiettivi indicati in figura dalla linea continua.