Sono molteplici i fattori che determineranno da qui al 2030 la trasformazione del mercato del lavoro. A stilare un’analisi e a proiettare alcune previsioni ci ha pensato il World Economic Forum, e ciò che è emerso non è affatto scontato.
Almeno 5 macro fattori sono attualmente protagonisti in merito alla trasformazione che avverrà nel comparto lavoro; i cambiamenti non riguardano solamente le tipologie di professionalità ma anche e forse soprattutto le strategie delle aziende. Mettendo insieme dati, analisi e tendenze, il WEF ha redatto un approfondito report, creando di fatto anche una sorta di “Top Five” dei lavori del futuro.
I 5 trend trasformativi che segneranno la rivoluzione nel mondo del lavoro
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Il Future of Jobs Report 2025 è un importante e interessante documento che ci illustra come stanno cambiando e come cambieranno i concetti di lavoro, benessere economico e crescita, sia dal punto di vista delle aziende che dei loro collaboratori e subordinati. I risultati finali del rapporto derivano da un’analisi approfondita su più di mille datori di lavoro globali di rilevanza e dalle prospettive di milioni di lavoratori occupati in 22 cluster industriali di oltre 50 economie mondiali.
- Si prospetta una crescente necessità di competenze professionali specifiche nel comparto tecnologico. Questo è per il WEF il primo dei trend trasformativi del mondo del lavoro, che innescherà maggiore domanda di figure specializzate in Big Data, cyber security e Intelligenza Artificiale. Senza l’accesso a queste competenze, molte tipologie di impiego andranno a sparire gradualmente.
- Il secondo trend riguarda l’inflazione e il costo della vita, in costante aumento. Le aziende da qui al 2030, a causa del rallentamento dell’economia, potrebbero garantire minore offerta di posti di lavoro. Per questo motivo, saranno preferite competenze legate a creatività, resilienza e capacità di adattamento.
- I cambiamenti climatici rappresentano il terzo e importantissimo fattore che sta andando a trasformare anche la domanda di figure professionali. Cresce infatti la necessità di lavoratori nel settore ingegneria ambientale, automotive elettrico e guida autonoma e di esperti in energie rinnovabili.
- Il quarto trend riguarda l’aumento dell’invecchiamento della popolazione e il calo demografico, che si stanno verificando a livello globale. Si prospetta una maggiore richiesta di personale addetto all’assistenza anziani e di infermieri.
- Infine, ma non da ultimo, le crescenti tensioni geopolitiche stanno inevitabilmente trasformando l’economia mondiale e di conseguenza il mercato del lavoro. Le aziende si aspettano di dover ideare strategie per allacciare nuove partnership e aumentano le prospettive di delocalizzazione. Cresce contestualmente la domanda di figure esperte in sicurezza dei dati.
Quali saranno le professioni più ricercate nei prossimi 5 anni
Secondo il report del WEF, nei prossimi 5 anni potremmo vedere la creazione di almeno 170 milioni di nuovi posti di lavoro. A questo dato positivo va aggiunta anche però la prospettiva di una perdita – o spostamento – di 90 milioni di posti. Il risultato è la previsione di una crescita dell’occupazione del 7% netto, il che significa almeno 78 milioni di nuovi lavoratori.
Al termine dell’analisi di tutti i dati, spicca una sorta di “Top Five” dei lavori che saranno più richiesti da qui al 2030, e in cima alla lista troviamo una figura professionale forse inaspettata. Parliamo infatti di braccianti agricoli, un tipo di impiego che secondo il WEF crescerà molto. Si stima infatti che, proprio a causa della Transizione Green e della necessità di ridurre le emissioni di Co2, le aziende in trasformazione creeranno almeno 34 milioni di posti di lavoro in più. Questi nuovi impiegati si andranno ad aggiungere ai 200 milioni di braccianti attualmente attivi.
A seguire, troviamo la crescente domanda di fattorini, operai edili, addetti alle vendite e sviluppatori di software. Tra le 15 professioni più richieste, compaiono ovviamente tutte quelle sopra citate mentre di contro c’è una previsione che avverte: cassieri, segretari, assistenti amministrativi e addetti alla biglietteria saranno impieghi in via d’estinzione.