I mercati americani sono sotto resistenze di medio periodo da qualche gorno e a questo punto inzia ad assistersi a qualche indecisione. Vanno avanti oppure è il momento di prendere i guadagni realizzati dal 30 ottobre dello scorso anno? I listini americani, da questa data, sono saliti in media del 20%. E se il rialzo continuasse, questo potrebbe arrivare al 7 marzo, scadenza del nostro primo setup annuale? Questo è un momento nodale per capire quello che potrebbe accedere nelle prossime 2/3 settimane, e quindi per mantenere il polso del percorso campione annuale come dettato dalle serie storiche dal 1898 ad oggi. Un primo step di verifica sarà la chiusura di questa settimana. Frattanto, nei prossimi paragrafi andremo a studiare i grafici di Tesla e le valutazioni attuali degli analisti.
Il lungo termine dei listini americani
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Secondo i nostri studi fatti su tutte le serie storiche dei listini americani, si nota che un buon polso dei grafici è dato dall’analisi delle barre trimestrali. Su questo time frame, i tre listini principali di Wall Street: Dow Jones, Nasdaq ed S&P 500 mostrano una forte tendenza rialzista (minimi e massimi crescenti). C’è però un interessante aspetto da valutare che ci viene dai nostri sistemi predittivi come il Top or Bottom.
I prossimi setup annuali scadranno il 7 marzo e poi il 20 maggio. I nostri conteggi previsioni, basati sempre su calcoli statistici fa delineare questo scenario:
i momenti dove aumenteranno le probabilità di assistere a una discesa sono fra marzo e aprile oppure aprole e maggio. Questa ipotetica discesa potrebbe essere del 7/10% dai massimi raggiunti fino a quel momento.
Poi vedremo se i grafici asseconderanno o meno questi conteggi. Passiamo ora alle azioni della società di Elon Musk.
I grafici di Tesla e le valutazioni attuali degli analisti
Siamo andati a leggere sulle riviste specializzate le raccomandazioni sulle azioni. Abbiamo trovato 45 giudizi con raccomandazione Hold e target a 214,3.
Tesla ha chiuso l’ultima giornata di contrattazione al prezzo di 188,71 dollari. Nel 2023 le azioni hanno segnato il minimo a 101,81 e il massimo a 299,29. Da inizio anno, il minimo a 175,01 e il massimo a 251,25.
L’aspetto che riteniamo più interessante è il seguente:
nonostante nel corso di febbraio si stia cercando un rimbalzo, i prezzi hanno rotto il minimo del trimestre precedente. Questo, a parer nostro è un forte segnale di debolezza, e se verrà confernato a fine marzo potrebbe portare i prezzi a un’ulteriore discesa del 15/20%.
Notiamo inoltre, che il massimo annuale è stato segnato a 251,25 ed ha centrato quasi millimetricamente il POC dello scorso anno. I prezzi attualmente sono sotto i POC (Punto di maggior scambio) del 2023 ( 255 circa), del 2022 (223) e del 2021 (228) e fino a quando non verranno recuperati, il rischio potrebbe essere che siano diretti verso il prezzo di apetura del 2022 in area 118. Sarà così?
Cosa farebbe continuare il rimbalzo in corso? La tenuta di 175,01, ma al momento questo swing sembrerebbe in pericolo.