Sono oggetti rari scomparsi dalla circolazione, alcuni sono desiderati e inseguiti nelle aste on line. I gettoni che abbiamo in casa potrebbero valere tanto ma dobbiamo conoscerne le caratteristiche.
Vediamo spesso alcuni video in cui giovani nati dopo il 2000 si trovano in difficoltà alle prese con gli oggetti che andavano di moda qualche anno fa e che sono spariti dalla circolazione. I telefoni di casa, il Commodore 64, il walkman. Alcuni di questi oggetti possono valere tanto se li abbiamo in casa e dovremmo prestare attenzione. Un oggetto che era molto diffuso e per cui esiste un vero mercato in cui i collezionisti spendono cifre folli è il gettone telefonico.
Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse si tratta di una moneta con 3 scanalature che veniva inserita nei telefoni pubblici per effettuare una chiamata. Furono messi in circolazione negli USA negli anni venti e poi ebbero grande diffusione a livello globale. In Italia un gettone valeva 30 lire nel 1959, 100 lire nel 1980 quindi 200 lire nel 1985. Sono caduti in disuso agli inizi del nuovo millennio con l’avvento dei cellulari.
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I gettoni telefonici valgono una fortuna ma non tutti. Per questo è importante avere una valutazione. Dalla maggior parte non ricaviamo più di 1 euro. Ma se abbiamo in casa gettoni SIP emessi dal 1959 fino al 2000 possono valere 15 euro con serie 7502, 7706, 7803,7901, 8011. Arrivano a 50 euro con le serie 6501, 7110, 7304, 7412, 7704.
I gettoni telefonici di marca Stipel del 1927 possono valere fino a 85 euro. Vi è raffigurata una cornetta che è quella dei vecchi telefoni. I Teti emessi nel 1945 hanno un valore differente a seconda della lega. Quelli in alluminio valgono 90 euro, quelli in zinco arrivano a 260 euro, quelli in bronzo valgono solo 15 euro. I Teti in zinco del 1945 sono quelli che hanno il valore maggiore.
I gettoni telefonici valgono una fortuna, base d’asta elevate
Se volessimo compilare una classifica dei gettoni telefonici che valgono di più esclusi i Teti in zinco dovremmo partire dai S.E.T del 1934. Le officine napoletane coniarono un gettone identico nelle due facciate che oggi vale 70 euro con la scritta S.E.T. Ma se ne troviamo una coppia con il puntino dopo la T allora il valore arriva a 180 euro.
Nel 1928 fu l’officina Timo di Bologna a coniare un gettone con la sigla omonima a rombo che è considerato uno dei più rari. Il suo valore arriva a 200 euro. Quello vale più di tutti è il Telve del 1932. È considerato il gettone telefonico più raro, la base d’asta a cui venderlo potrebbe essere di 250 euro. Il guadagno possibile è difficile da determinare, dipende dalla determinazione dei collezionisti che partecipano. Il gettone è in ottone, ha una scanalatura nel lato destro ed è presente la scritta Società Telefonica delle Venezie.