La pensione che l’INPS garantisce ai superstiti in caso di decesso del familiare varia di importo e di percentuale rispetto ad alcuni specifici fattori. Oltre alle variazioni che interessano la quota dell’assegno mensile, esistono delle condizioni in cui l’erogazione mensile dei soldi cessa in maniera definitiva. Il Team di Redazione di ProiezionidiBorsa illustra perché i familiari perdono immediatamente il diritto alla pensione di reversibilità INPS se rientrano in questi 5 casi. Vediamo bene quali sono e come si distinguono.
Quando si ha diritto alla reversibilità INPS
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La pensione di reversibilità è quel trattamento previdenziale che l’INPS assegna ai familiari superstiti di un contribuente defunto a sua volta titolare di pensione. Si sente talvolta parlare anche di pensione indiretta. Ebbene, si tratta della stessa forma di indennità che si assegna ai familiari superstiti. Il suo nome però varia in quanto si riferisce alla quota spettante dopo la morte del familiare ancora in età lavorativa. L’assegno mensile che si riceve a titolo di reversibilità segue delle logiche di applicazione ben precise. Ecco perché ciascun parente ha diritto alla quota percentuale in base a quanto si può leggere qui. Tale diritto, tuttavia, potrebbe venir meno se decadono alcune condizioni che interessano il beneficiario.
I familiari perdono immediatamente il diritto alla pensione di reversibilità INPS se rientrano in questi 5 casi
Esistono delle cause di cessazione immediato del diritto alla pensione di reversibilità. L’erogazione viene meno se: il coniuge titolare si risposa; se i genitori del defunto percepiscono una pensione di altro genere; quando il beneficiario perde lo stato di inabilità precedentemente dichiarato; nei casi in cui i figli studenti terminano o interrompono gli studi oppure quando raggiungono il 26° anno di età se studenti; infine, il diritto all’assegno decade immediatamente quando i fratelli o sorelle non sposati convolano a nozze e stipulano un contratto di matrimonio. Come possiamo vedere, le casistiche descrivono diverse tipologie di beneficiari. In ognuna di queste singole situazioni la reversibilità risulta incompatibile con le condizioni formali dell’avente diritto. Ecco perché la percezione della quota mensile subisce subito una interruzione.