Tra le malattie neurodegenerative sicuramente la più nota e diffusa è il morbo di Alzheimer. Si tratta di una malattia a decorso cronico e progressivo che è la causa più comune di demenza nella popolazione anziana. È caratterizzata da un processo degenerativo progressivo che distrugge le cellule del cervello, provocando un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive. Con il tempo può compromettere l’autonomia e la capacità di compiere autonomamente le attività giornaliere. In questi casi è possibile ottenere un assegno mensile di circa 525 euro, in particolare l’indennità di accompagnamento. Tale indennità è erogata dall’INPS a favore delle persone riconosciute totalmente invalide per cui sia stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore. Oppure qualora sia stata riconosciuta l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
I vantaggi con la Legge 104
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Chi soffre di Alzheimer e i familiari che lo assistono possono fruire di diversi vantaggi grazie alla Legge 104. Ovviamente, sarà necessario richiedere l’accertamento dell’handicap presentando domanda all’INPS, previa acquisizione e inoltro del certificato del medico attestante la patologia. L’istanza potrà presentarsi esattamente come quando si richiede la Legge 104 per un genitore anziano. Una volta ottenuto il riconoscimento della Legge 104 il familiare che assiste un malato di Alzheimer potrà fruire di 3 giorni di permesso dal lavoro. Inoltre dal 13 agosto, su istanza di parte, più soggetti tra gli aventi diritto potranno fruire dei permessi in maniera alternata tra di loro. Inoltre, i familiari che prestano assistenza potranno ottenere un congedo straordinario dal lavoro di due anni. L’indennità corrisponde alla retribuzione ricevuta nell’ultimo mese antecedente il congedo. Il beneficio può anche essere frazionato a giorni.
I familiari di chi ha l’Alzheimer entro novembre potranno avere questo beneficio
Inoltre i familiari che assistono un malato di Alzheimer possono ottenere il cosiddetto anticipo pensionistico, ovvero l’APE sociale. Si tratta di una misura sperimentale prorogata fino al 31 dicembre 2022. Spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle sue forme sostitutive o esclusive. Nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata. Tra i beneficiari rientrano anche i lavoratori con 30 anni di contributi che, al momento dell’istanza e da almeno 6 mesi, assistono un familiare. In particolare il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell’art.3, co. 3 della Legge 104/92.
Ma può richiedersi anche qualora si tratti di un parente o un affine di secondo grado convivente. In tali casi è concesso qualora il genitore o il coniuge della persona disabile abbiano 70 anni o siano affetti anch’essi da patologie o decedute. L’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione o comunque pari a 1.500 euro. Sarà corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la vecchiaia. Pertanto i familiari di chi ha l’Alzheimer entro novembre potranno ottenere questo importante beneficio. Basterà presentare la domanda di riconoscimento e d’accesso al beneficio entro e non oltre il 30 novembre 2022 seguendo le istruzioni dell’INPS.
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