La seduta del 13 giugno è stata caratterizzata da i due casi del giorno che per aspetti diversi hanno attirato l’attenzione degli investitori. Da un lato abbiamo le azioni FinecoBank che continuano a deludere con la peggiore performance del settore bancario, uniche a chiudere in territorio negativo. Dall’altro, invece, ci sono le azioni Ferrari che, nonostante siano le migliori da inizio anno con una performance del 40%, hanno fatto parte delle azioni che hanno chiuso la giornata in territorio negativo. Come interpretare i due casi del giorno? Siamo all’inizio di un percorso ribassista oppure solo di un ritracciamento propedeutico a nuove accelerazioni rialziste?
Le azioni FinecoBank continuano a essere indecise sul loro futuro: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo FinecoBank (MIL:FBK) ha chiuso la seduta del 13 giugno a quota 12,455 €, in ribasso dello 0,40% rispetto alla seduta del giorno precedente.
Con un ribasso di circa il 20%, questo titolo è stato da inizio anno il peggiore tra i bancari presenti nel paniere delle Blue Chip. Cosa ancora più grave, però, è che il titolo non riesce a sfruttare le occasioni di ripartenza al rialzo che continuamente si vengono a creare sul grafico delle quotazioni. Ne abbiamo avuto un esempio proprio qualche giorni fa quando, dopo un rialzo di circa il 3% che aveva portato anche alla rottura di una resistenza, le quotazioni sembravano pronte per il grande salto. Purtroppo, il tentativo è naufragato nella seduta successiva.
Immediatamente, però, le quotazioni hanno recuperato il supporto appena rotto riportandole all’interno del trading range 12,389 € – 12,719 €. A questo punto solo la decisa rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità al titolo nel breve termine.
L’impostazione è saldamente rialzista, ma da alcune sedute è in corso una fase laterale molto pericolosa: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Ferrari (MIL:RACE) ha chiuso la seduta del 13 giugno in ribasso dello 0,18% a quota 279,5 €, rispetto alla seduta precedente.
Il ribasso registrato non è affatto preoccupante. La tendenza in corso, infatti, rimane rialzista e si potrebbe sviluppare secondo i livelli indicati in figura. Tuttavia, da alcune sedute le quotazioni sono bloccate all’interno del trading range 274,7 € – 282,4 €. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità al titolo.
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