I diritti delle donne sul posto di lavoro

i diritti delle donne sul lavoro

È trascorso più di mezzo secolo da quando, nel lontano giugno del 1949, Gallimard dava alle stampe Il secondo sesso di Simone de Beauvoir. Il saggio, che ha rappresentato il manifesto dei diritti delle donne, ha funto da apripista per i movimenti di lotta femminista. La situazione attuale, per fortuna, è profondamente cambiata. Laddove in passato alle donne erano destinati ruoli subalterni e di grado inferiore sul lavoro, oggi le stesse hanno realizzato grandi conquiste. In campo lavorativo, ad esempio, è sempre più alta la percentuale di donne lavoratrici. Alcune ricoprono anche ruoli di prestigio ed enorme responsabilità. Basti pensare alla nuova Presidente della BCE, Christine Lagarde. Per la prima volta nella storia, chi siede alla poltrona del più importante ufficio dell’Eurotower non indossa la cravatta.

Conoscere i diritti delle donne è un dovere

Le donne, nel corso del tempo, hanno conquistato numerosi diritti sul lavoro e si mostrano sempre abilissime nel coniugare la vita privata con gli impegni lavorativi. Non si tratta propriamente un caso. Persino la Scienza conferma la maggiore propensione al multitasking nel genere femminile. Malgrado i grandi progressi, si verificano, purtroppo, situazioni in cui non vi è pieno rispetto di alcuni diritti. Per tale ragione, è bene che ciascuno conosca i diritti delle donne sul posto di lavoro per non cadere in errori di fondo o vetusti stereotipi.

Principio di eguaglianza

Questo principio stabilisce la parità di diritti e doveri per i lavoratori indipendentemente dal genere. Lo esplicita chiaramente anche l’articolo 37 della Costituzione: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”.

Maternità e diritti delle donne sul posto di lavoro

La questione sulla maternità e sui diritti al lavoro è sempre molto dibattuta. Talvolta molte donne, in fase di colloquio selettivo, hanno dovuto rispondere a domande circa la propria intenzione di avere figli nel prossimo futuro. Situazione assai spiacevole quando le risposte a questi interrogativi compromettono la selezione lavorativa. Fermo restando che quello al lavoro e alla genitorialità sono dei diritti inviolabili, le donne in stato di gravidanza o in maternità godono di alcuni diritti. Il D.Lgs 151/2001 detta una serie di norme che riguardano la gravidanza e i primi mesi di vita del figlio, sia naturale che adottivo. I diritti più importanti sono i seguenti:

  • Salute e sicurezza sul lavoro: pur trattandosi di un diritto estensibile all’intero contesto lavorativo, esso è particolarmente importante per le donne in gravidanza. Queste ultime sono dispensate dal trasporto o sollevamento di pesi, oltre che da lavori pericolosi;
  • Permessi retribuiti: ogni madre in attesa ha diritto a dei permessi retribuiti che riguardano visite mediche specialistiche, esami prenatali o analisi cliniche. Per ottenere tali permessi, la lavoratrice ha l’obbligo di informare il proprio datore di lavoro circa il suo stato interessante comunicando inoltre date e orari delle visite.;
  • Astensione anticipata dal lavoro: nei casi in cui non sia possibile in alcun modo garantire la piena sicurezza alla donna sul luogo di lavoro, allora è possibile avviare l’astensione anticipata. Un altro caso in cui si ha diritto all’astensione anticipata sul lavoro è quando la gravidanza presenta dei rischi certificati;
  • Congedo di maternità obbligatorio: è un’astensione obbligatoria dal lavoro che copre un periodo di 5 mesi tra l’imminente parto e la maternità. L’art. 16 D.Lgs. 151/2001 pone il vincolo al datore di lavoro di rispettare tale congedo.

 

I diritti sopra elencati sono validi per le donne indipendentemente dal contratto di lavoro che hanno stipulato. Che si tratti di impiegate a tempo pieno, a tempo parziale o in fase di apprendistato, i diritti restano inviolabili. Basandosi sulla parità di trattamento e sulla non discriminazione, questi sono i principali diritti delle donne sul posto di lavoro.

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