I dipendenti pubblici “amano” lo smart working. Lavorare da casa è stata la nuova scoperta del dipendente pubblico nel periodo dell’emergenza Covid-19. Non andare nelle stanze anguste dell’ufficio, gestire il lavoro tra le mura domestiche ha consentito ai dipendenti pubblici di apprezzare questa nuova modalità. I dipendenti pubblici “amano” lo smart working e il 94% vorrebbe proseguire così. Ma realmente siamo sicuri che da casa, i dipendenti pubblici fanno il loro lavoro? Purtroppo sulla categoria spesso e volentieri non si dice un gran bene. A quanti di noi è capitato andare in un ufficio pubblico e trovarli a fare altro nonostante i controlli dei superiori. E’ bene chiarirlo che non bisogna fare di tutta un’erba un fascio e che tra i dipendenti pubblici ci sono anche quelli produttivi e ligi al dovere.
Quanti dipendenti pubblici in smart working?
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Durante la pandemia del coronavirus un terzo dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche italiane sono stati posizionati in smart working. Da una indagine condotta dalla Fpa del gruppo Digital 360 risulta che l’88% giudica l’esperienza con successo. Sono stati intervistati 4 mila dipendenti pubblici. Stare lontano dall’ufficio non ha complicato la vita, si è trattata di un’esperienza completamente nuova. C’è stato uno stravolgimento e la necessità di utilizzare in maggioranza PC, cellulari e connessioni internet personali. Per oltre la metà degli intervistati questa nuova formula di lavoro dovrà continuare una volta finita l’emergenza.
Lavoro da casa
I dipendenti pubblici sono soddisfatti perchè ha consentito di organizzare e programmare meglio il proprio lavoro, di avere più tempo per sé e per la propria famiglia, di lavorare in un clima di maggior fiducia e responsabilizzazione.
I dubbi di tanti
Come abbiamo prima detto l’opinione pubblica non nutre fiducia nella platea dei dipendenti. Ma un dato può far riflettere, molti degli intervistati hanno riferito di aver prodotto molto di più rispetto al solito. Anche i rapporti tra gli stessi colleghi hanno avuto benefici: pochi litigi e maggiore cordialità. Fare lo smart working puro però ha i suoi limiti: per una migliore organizzazione è necessario integrare con dei rientri in ufficio organizzati e funzionali. I dipendenti pubblici “amano” lo smart working ma andare in ufficio è comunque necessario.