La condizione di chi è affetto da patologia diabetica è piuttosto invalidante in diversi casi. In Italia, si stima una considerevole crescita del numero di pazienti diabetici. Tale dato esprime una sempre più stringente necessità di sussidi e aiuti sanitari ed economici. I diabetici possono richiedere la pensione anticipata di vecchiaia in alcuni casi. Vediamo come ciò sia possibile e quali requisiti siano necessari all’avvio delle pratiche.
Quando è possibile accedere alla pensione anticipata di vecchiaia
Chi soffre di patologia diabetica sa perfettamente che con l’avanzare del tempo potrebbe verificarsi una recrudescenza sintomatica e un generale peggioramento dello stato di salute. In questi casi, si potrebbe porre la necessità di richiedere la pensione di vecchiaia anticipata in ragione di una impossibilità a proseguire l’attività lavorativa. Come molti sapranno, la richiesta di pensione anticipata è condizionata dal grado di invalidità che ciascun diabetico registra e da altri specifici fattori
Le percentuali di invalidità riconosciute
Indice dei contenuti
Quando si parla di invalidità, si fa riferimento alla riduzione della capacità lavorativa che ciascuna persona registra. Questo vuol dire che non è la patologia diabetica, di per sé, a determinare il diritto alla pensione anticipata di vecchiaia. Questo diritto scaturisce dal grado di invalidità che il diabete causa. In ragione della patologia diabetica sussistente, il malato può richiedere la valutazione da parte di una commissione medica per certificare l’invalidità. In tal caso, il possesso di determinati requisiti, potrebbe favorire l’accesso a:
- pensione anticipata per i lavoratori invalidi precoci dal 74%;
- assegno ordinario di invalidità;
- Ape sociale per invalidi al 74% e 63 anni di età;
- pensione anticipata per invalidi con invalidità superiore all’80%;
- maggiorazione contributiva per invalidità certificata del 75%;
- pensione per inabilità permanente e assoluta per qualsiasi attività;
- pensione per inabilità al lavoro o alle mansioni proficue.
Stando alle tabelle Inps, il grado di invalidità riconosciuto è legato alla forma e alla gravità della patologia diabetica. Nel caso in cui alla persona diabetica venga riconosciuta una percentuale di invalidità civile, quest’ultima ha diritto ad alcune forme di assistenza economica.
In quali casi i diabetici hanno accesso alla pensione di vecchiaia anticipata
I diabetici possono richiedere la pensione anticipata di vecchiaia? La prima precisazione che va posta riguarda l’utenza che può beneficiare della pensione anticipata. I diabetici che possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata sono soltanto i lavoratori privati dipendenti iscritti a fondi di previdenza o all’Assicurazione generale obbligatoria. A ciò si aggiunge una riconosciuta percentuale di contribuzione al 31 dicembre 1995.
Età di accesso e anni di contribuzione
La pensione di vecchiaia anticipata per invalidità può essere riconosciuta al lavoratore dipendente privato con una invalidità pensionabile pari all’80%. In questo caso, gli uomini hanno diritto alla richiesta a partire dal 61° anno di età. Per le donne, invece, l’età di pensionamento parte dal 56° anno di età. In questo caso, si accede ad una forma di pensione di vecchiaia e non di invalidità. Il requisito contributivo richiede almeno 20 anni di contributi versati. In alcuni casi, è possibile esser in possesso anche di soli 15 anni di contributi se si risulta beneficiari delle deroghe Amato.
Secondo quanto detto, è sempre bene chiarire che ogni caso va letto e studiato nel dettaglio della sua specificità. Per tale ragione, si raccomanda sempre di rivolgersi agli esperti per una disamina completa della propria situazione lavorativa e medico-sanitaria. Molti lavoratori diabetici che versano in uno stato di salute compromettente, potrebbero avvantaggiarsi di un anticipo sulla tabella pensionistica.