Gli acquisti online prendono sempre più piede in quanto riscontriamo una certa convenienza sia nei prezzi che nella comodità di non doversi recare in negozio. Tuttavia, bisogna stare attenti ai tranelli, talvolta tesi ai consumatori, online. Per questo, in questa sede, forniremo alcuni consigli per evitare di essere truffati online. All’uopo, di seguito, illustreremo 6 indici sintomatici di acquisti, che potremmo definire, a rischio.
I 6 indici sintomatici della truffa online
Indice dei contenuti
1) Sconti troppo belli per essere veri
All’uopo, sentiamo spesso parlare di phishing, che è una tecnica di adescamento che si realizza attraverso messaggi o mail. Di solito, in essi è contenuta un’offerta su un prodotto che abbiamo cercato, con un prezzo molto appetibile. Una volta cliccato sull’affare, gli viene chiesto di inserire i propri dati personali, come nome e indirizzo, oltre ai dati bancari. Da qui, la truffa.
2) Siti falsi
I siti falsi, normalmente, imitano quelli popolari, come Alibaba e Amazon e vengono preparati con largo anticipo per l’adescamento. In proposito, i ricercatori di Check Point hanno intrapreso una campagna di indagine per stanare siti falsi. Ne è derivato che gli URL di phishing per lo shopping online sono più che raddoppiati dal 2018, aumentando, addirittura, del 233%. Sicchè, più di 1.700 domini simili al dominio amazon.com sono stati registrati negli ultimi 6 mesi. Inoltre, hanno rinvenuto una campagna di vendite truffaldine che coinvolge il popolare marchio di occhiali da sole Ray Ban.
L’indirizzo è il seguente: https://rbs.xwrbs[.]com/ ed accetta pagamenti solo tramite PayPal. L’ e-mail utilizzata per l’abboccamento, offriva ai destinatari uno speciale affare Black-Friday fino all’80% di sconto sugli occhiali da sole Ray Ban. Quindi, non appena vengono inserite le credenziali, queste informazioni vengono inviate agli hacker, che accedendo al nostro account, ruberanno qualsiasi informazione personale utile, in esso contenuta.
3) Inusuali forme di pagamento
Spesso, i truffatori incoraggiano l’uso di metodi di pagamento bizzarri, come vaglia, bonifici bancari o carte e buoni prepagati. Detti metodi rendono più difficile l’individuazione dei destinatari, con conseguente impossibilità di recuperare il danaro speso.
4) False Restituzioni
Anche le false procedure di reso, vengono utilizzate nella truffa dell’e-commerce. Sicchè, gli utenti compileranno un modulo falso che li conduce a un sito web copia del sito su cui hanno effettuato l’acquisto. Da qui, la sottrazione dei dati ed il loro utilizzo improprio.
5) Politica di non restituzione
Oltre alle restituzioni false, può anche mancare del tutto una politica di restituzione, oppure un’informativa sulla privacy. Naturalmente, queste anomalie dovrebbero far scattare l’allarme circa il rischio di una truffa, poiché spesso nascondono un sito di phishing.
6) assenza di informazioni sul venditore
Solitamente, i siti falsi non forniscono adeguati dati di contatto del venditore e ciò dovrebbe destare preoccupazione.
In conclusione, questi sono i consigli per evitare di essere truffati online. Sicchè, utilizzando sapientemente, le informazioni fin qui fornite, possiamo evitare sottrazioni di danaro e raggiri da parte dei siti web.