Grazie alle novità del Decreto Milleproroghe, i Comuni potranno scegliere lo stralcio integrale delle cartelle fino al 31 marzo. In questo modo potranno essere annullate numerose cartelle di 1.000 euro a favore di tanti cittadini, ecco come.
La Legge di Bilancio 197/22 tra le varie misure a favore dei cittadini ha previsto diverse soluzioni per quanti hanno debiti col Fisco. Tra queste la possibilità di fruire della Definizione agevolata che consente di estinguere carichi affidati all’Agente della Riscossione dal 1°gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Al contribuente spetterà versare soltanto le somme dovute a titolo di capitale e maturate come rimborso spese per le procedure esecutive e diritti di notifica. I contribuenti interessati potranno anche conoscere la propria situazione debitoria richiedendo il Prospetto Informativo. La Definizione agevolata inoltre può applicarsi alle cosiddette liti pendenti, ovvero alle controversie tributarie pendenti dove l’Agenzia è controparte.
Inoltre la Legge di Bilancio ha previsto l’annullamento automatico dei carichi d’importo residuo fino a 1.000 euro affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In particolare per debiti risalenti dal 1°gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 nei confronti di enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.
In cosa consiste l’annullamento automatico?
Indice dei contenuti
Si tratta di un annullamento automatico parziale per somme dovute per interessi per ritardata iscrizione a ruolo, nonché per sanzioni e interessi di mora. L’annullamento automatico di tipo parziale invece non riguarda le somme dovute come capitale, rimborso spese per procedure esecutive e diritti di notifica. Gli enti diversi dalle amministrazioni statali, agenzie fiscali e enti pubblici previdenziali entro il 31 gennaio potevano scegliere di non applicare l’annullamento mediante specifico provvedimento.
Ma il Decreto Milleproroghe porta novità importanti per i contribuenti. L’annullamento delle cartelle fino a 1000 euro potrà essere integrale. La suddetta norma infatti consente agli enti di applicare l’annullamento integrale dei propri crediti adottando entro il 31 marzo 2023 uno specifico provvedimento. Inoltre gli enti che ancora non hanno adottato il provvedimento di non applicazione all’annullamento parziale potranno farlo entro il 31 marzo. A dare la notizia è l’Agenzia delle Entrate Riscossione con un comunicato stampa del 6 marzo 2023.
I Comuni annullano le cartelle fino a 1.000 euro in misura integrale, online i nuovi moduli
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato pertanto istruzioni e moduli aggiornati con le novità previste dal Decreto Milleproroghe che gli enti, come i Comuni, dovranno utilizzare. La Legge di Conversione del Decreto Milleproroghe ha esteso anche a tali enti la possibilità di deliberare l’annullamento dell’intero importo affidato alla riscossione. Ciò ha ampliato la previsione della Legge di Bilancio che prevedeva, in assenza di un provvedimento contrario dell’ente, l’annullamento automatico solo parziale, ovvero solo di sanzioni e interessi. Pertanto la Legge di Conversione ha previsto lo slittamento del termine al 31 marzo 2023 di deliberare l’eventuale non applicazione dello stralcio parziale.
Grazie al Decreto-Milleproroghe gli enti sopraindicati potranno applicare lo stralcio integrale ai debiti d’importo residuo alla data del 1°gennaio 2023 fino a 1.000 euro. Pertanto l’annullamento integrale comprensivo di capitale e interessi per ritardata iscrizione a ruolo si applicherà ai debiti risalenti dal 1°gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. I Comuni annullano le cartelle fino a 1.000 euro in maniera integrale esattamente come previsto per le amministrazioni statali, enti pubblici previdenziali e agenzie fiscali.