I colossi delle Borse mondiali: la classifica degli Stati che investono di più

I colossi delle Borse mondiali: la classifica degli Stati che investono di più

Capire se le famiglie continuano meno a investire nonostante le preoccupazioni della crisi economica è fondamentale. A svelare la classifica degli Stati in cui si investe maggiormente è stata una ricerca di HelloSafe, una società attiva nel settore delle assicurazioni di viaggio, che ha analizzato 32 Nazioni in cui i risparmi vengono impiegati sia negli investimenti diretti (azioni) sia negli investimenti indiretti (prodotti finanziari alternativi, come le assicurazioni sulla vita).

Secondo gli analisti di HelloSafe, la discrepanza negli investimenti nel mercato azionario tra i diversi Stati deriva da una serie di elementi. Ad esempio, in Canada e negli USA l’investimento viene incentivato anche dai fondi pensione e dalla predisposizione di appositi incentivi fiscali. Nei Paesi del Nord America, inoltre, esiste una cultura finanziaria più radicata e consapevole. Nei mercati emergenti, invece, gli strumenti finanziari sono meno sofisticati e la gamma dei prodotti d’investimento è più limitata.

Le Nazioni con più azionisti: USA vs Europa

Il Paese in cui si investe, in assoluto di più al mondo sono gli USA, con più di 185 milioni di investitori. In Asia, invece, pur essendo inferiore la percentuale di investitori, i numeri sono molto elevati, per la densità di popolazione. Nel dettaglio, la Cina conta 98,7 milioni di investitori e l’India 85,8 milioni. In America Latina, il Brasile si distingue con 17,1 milioni di persone impegnate nel mercato azionario. In Africa, il primato è detenuto dal Sudafrica, con 8,47 milioni di investitori, decisamente in più del Marocco (189.500).

Le Nazioni con più azionisti: USA vs Europa

Le Nazioni con più azionisti: USA vs Europa

Per quanto riguarda l’Europa, al primo posto si trova il Regno Unito, con 22 milioni di investitori, seguito dalla Germania, con 11,8 milioni e dalla Francia, con 10,2 milioni. L’Italia, invece, ricopre appena la quindicesima posizione della classifica, con 4 milioni e 116 mila titolari di azioni.

Tassi di possesso azionario: sorprende l’Asia

In relazione ai tassi di possesso azionario, invece, esiste un marcato divario tra le diverse aree geografiche. In Nord America, dove le famiglie sono più propense agli investimenti, il tasso è del 55% negli USA e del 49% in Canada. Seguono Australia (37%) e Nuova Zelanda (31%). In Europa, invece, la percentuale è decisamente inferiore; in Svezia il tasso è del 22%, mentre in Francia ammonta al 15,1% e in Germania al 14,2%. L’Italia, però, ha una percentuale di appena il 7%, ponendosi al ventitreesimo posto nella classifica generale.

I tassi di possesso dei Paesi asiatici sono abbastanza elevati, con il Giappone al 15,2% e Hong Kong al 13,8%. Le percentuali sono più basse nei mercati emergenti dell’America Latina e dell’Africa, con il Brasile all’8% e il Marocco allo 0,5%.

Rendimenti dei mercati azionari degli ultimi 10 anni: dove si posiziona l’Italia?

L’analisi, infine, coinvolge anche i rendimenti dei mercati azionari dell’ultimo decennio. Anche in tal caso, la classifica è guidata dagli Stati Uniti d’America, dove l’S&P 500 ha registrato un rendimento medio del 16,89% in 10 anni. Subito dopo ci sono i mercati emergenti come Brasile e India, che hanno registrato rendimenti intorno al 15,9%.

Hanno, invece, collezionato performance decisamente inferiori i mercati europei, con la Francia al 5,93%, il Regno Unito al 2,67%, la Spagna all’1,65%, il Portogallo all’1,71%. In Italia, infine, il FTSE Mib ha avuto un rendimento del 7,05% negli ultimi dieci anni, ma dello 0% nel 2025.

Le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo divulgativo e non devono essere intese come raccomandazioni o suggerimenti d’investimento. I dati sono ottenuti da fonti considerate affidabili. Tuttavia, la loro accuratezza, completezza o affidabilità non possono essere garantite.