“Importante sottolineare prima di entrare nel dettaglio dei contenuti, che sia per i precedenti articoli, sia in particolare in questo, i suggerimenti e il racconto della mia esperienza può valere per persone senza patologie. Persone che già sono affette da patologie devono presentare queste possibili soluzioni ai loro medici per avere l’eventuale approvazione.”
L’articolo odierno segue la falsariga di quello della settimana scorsa nel quale raccontavo i benefici che ho ottenuto durante l’estate con l’assunzione della nuova tecnologia dei Chetoni esogeni bioidentici abbinata ad un’alimentazione veramente low carb per affrontare al meglio l’attualissima sfida dello Smart Working.
Assieme a quattro amici ad inizio ottobre poi ci siamo cimentati in una sfida impegnativa della durata di 20 giorni, durante la quale ci siamo impegnati reciprocamente a tenere il livello di consumo di zucchero molto basso. Intorno ai 50/80 grammi giornalieri monitorando giornalmente il nostro livello di chetosi.
Quali sono le regole di questa sfida di 20 giorni?
Indice dei contenuti
Oltre al quasi totale abbattimento del consumo degli zuccheri, ci siamo impegnati a compiere un digiuno intermittente 18/6, aiutandoci a mantenerlo con un paio di hacks imparati seguendo le conferenze di medici e atleti molto attivi nel biohacking. Abbiamo assunto poi per due volte al giorno due confezioni di Chetoni esogeni bioidentici.
Altra caratteristica di questa sfida stimolante per portare i nostri fisici sempre più in chetosi è stata quella di allenarci ogni giorno. In palestra e correndo o, come nel mio caso, con almeno un’ora di camminata veloce.
Come verifichiamo i progressi e li rendiamo pubblici?
Ci siamo organizzti per dare il più possibile scentificità a questa sfida di circa 20 giorni, che termineremo a fine ottobre. Abbiamo misurato diverse volte nella giornata il livello dei corpi chetonici nel nostro orgnismo. Lo abbiamo fatto tramite strisce reattive o con un nuovo macchinario che li misura tramite l’alito.
Il tutto pubblicato nelle storie dei nostri profili Facebook, Instagram e tramite le seguitissime storie dei nostri WhatsApp.
Tendere sempre più ad una dieta chetogenica caratterizzata dall’abbattimento degli zuccheri raffinati, dal consumo di grassi e proteine di qualità, abbinate all’attività fisica, sta assicurandomi personali ottimi risultati nel mantenere giornalmente un buon livello di chetosi.
L’ho scritto nel precedente articolo e lo confermo dopo questi primi 15 giorni della nostra sfida. Attualmente posso controllare giornalmente il mio livello di chetosi, cercando il più possibile di correggere gli “scivoloni alimentari”. Quello che mi costa di più è la fortissima riduzione del consumo di vino. Basta infatti qualche piccolo “sgarro” alimentare che tornare il giorno seguente ad un minimo valido di livello di chetosi mi costa moltissimo.
I miei personali obiettivi della sfida
Ridurre e sostituire sempre più la massa grassa addominale con muscoli e per questo mi reco ogni giorno in palestra. Arrivare a 77 kg, che rapresentano per me un livello di peso non raggiunto da almeno 20 anni. Aumentare diversi livelli di benessere che sono più “difficilmente misurabili” del livello dei corpi chetonici o del peso corporale.
Sai che anche tu potresti quindi ottenere il massimo della lucidità mentale, dell’energia e del benessere per poter performare al meglio nella tua attività lavorativa e professionale in SMART WORKING?
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Per quanto riguarda il mio benessere posso testimoniare un miglioramento nell’umore. Importantissimo in un momento storico come quello attuale (cerco anche di vedere il minimo di Tg). Oltre all’umore posso confermare anche un miglioramento del focus cognitivo, studio e lavoro molto online nei momenti di non allenamento. Riposo molto bene e questo è molto importante nella fase di recupero giornaliero, un recupero fisico e mentale molto rapido e completo ogni giorno. Essendo un cinquantratenne a volte mi pesano i carichi di allenamento giornalieri, che non sono pesantissimi ma non banali, anche per il deficit calorico che sto inducendo con il digiuno intermittente 18/6.
Riorganizzo quindi per importanza, dopo una attenta riflessione post ultimo articolo, la lista dei benefici che sto ottenendo biohackerando il mio fisico di cinquantatrenne.
La lista dei benefici
- Migliore stabilità emotiva grazie al controllo della mia glicemia nel corso della giornata.
- Migliore acutezza sensoria e di concentrazione specialmente nella fase finale del digiuno poco prima del pasto, quando il mio corpo sembra smaterializzarsi e il cervello prende il sopravvento.
- Miglioramento della qualità del sonno, più profondo e più calmo. Infatti ho riscontrato personalmente che più lo stomaco è vuoto avvicinandomi al riposo serale, più intere aree cerebrali si spengono completamente.
- Perdita di peso, specialmente eliminando massa grassa nel girovita molto pericolosa per una persona di 53 anni come il sottoscritto.Avvicinarmi ai 77 kg sarà un risultato ottimo.
- Miglioramento della qualità della pelle del viso.
- Risparmio economico, mangiando solo in una fascia temporale e consumando solo olio di cocco la mattina e acqua e tisane durante il giorno, la spesa per alimentarmi è diminuita.
Cercami e seguimi sui principali social media, così potrai stare aggiornato su questa sfida che mi vedrà impegnato sino alla fine di ottobre 2020!!!
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