Quando con l’avanzare dell’età gli spostamenti da un luogo all’altro comportano molta fatica ci si affida sempre più ad altri per diverse incombenze quotidiane. Chi ha la fortuna di potersi rivolgere ad un parente spesso concede al figlio o ad altri quello che solitamente di indica come potere di firma. Spesso accade che una persona anziana o non più autosufficiente conceda ad un membro della famiglia di effettuare autonomamente operazioni in banca o in posta.
Ovviamente ciò comporta dei rischi ed è opportuno valutare con molta prudenza a chi affidare il potere di prelevare denaro dai propri risparmi. Altrettanto importante è conoscere i casi in cui si perde l’eredità dei soldi. In particolare se il titolare di conto corrente o libretto postale concede la delega a un familiare.
Il nostro team di Redazione ha già indicato se “Chi ha la delega sul conto corrente o sul libretto postale può prelevare tutti i soldi in giacenza?”. E di sicuro si pone queste domande il parente che potrebbe ereditare qualcosa alla morte del titolare dei beni. Non sempre si conserva uno stato di serenità nel sapere che il delegato ha la libertà di effettuare una serie di operazioni bancarie in piena autonomia. E ancor di più dovrebbe mettere in allarme conoscere i casi in cui si perde l’eredità dei soldi. Nello specifico se il titolare di conto corrente o libretto postale concede la delega a un familiare. Se le condizioni di salute di chi concede la delega dovessero peggiorare non si può del tutto escludere il rischio che il parente delegato ne approfitti.
I casi in cui si perde l’eredità dei soldi se il titolare di conto corrente o libretto postale concede la delega a un familiare
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Potrebbe succedere che chi ha potere di firma sui risparmi del parente anziano non resista alla tentazione di sottrarre somme di denaro indebitamente. Senza farne parola con l’intestatario potrebbe prelevare liquidità per proprie esigenze o emettere bonifici e assegni.
Anche se gli eredi dovessero accorgersi e denunciare la sottrazione illecita di denaro non scatta in automatico la restituzione del denaro ritirato dal delegato. Ciò perché potrebbe anche darsi l’eventualità che chi possiede la delega non percepisca alcun reddito e sia privo di denaro da cui attingere per riparare all’ammanco. In tal caso chi si appropria in modo illegittimo di somme di denaro spettanti agli altri eredi non potrà subire alcuna azione di pignoramento. Ne consegue che i chiamati all’eredità non avranno possibilità di recuperare quei beni presenti nell’asse ereditario. Questi i casi in cui si perde l’eredità dei soldi se il titolare di conto corrente o libretto postale concede la delega a un familiare.