Che i cani siano diventati parte della nostra vita anche sociale è poco in discussione. Basta pensare al profilo di Instagram di Jiffpomm, il piccolo pastore della Pomerania che ha raggiunto più di 10 milioni di seguaci. Oppure all’incredibile aumento del mercato di alimenti e di giochi per cani, che indica che in Italia e nel Mondo la percentuale di persone che condividono la casa con un animale è sempre maggiore.
Ma anche la scienza aggiunge un po’ per volta qualche studio rilevatore sulla loro natura e sui loro sentimenti. È proprio il caso della ricerca effettuata dall’Università di Asabu in Giappone e che ci spiega l’incredibile ragione per la quale i cani piangono quando torniamo a casa.
Un meccanismo ormonale indicativo
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Il meccanismo studiato è notevole. Gli scienziati volevano capire cosa ci fosse alla base del pianto dei cani. E soprattutto, vista l’impossibilità di farcelo spiegare da loro, quale sentimento si nasconde alla radice del gesto. In sintesi, il cane che vede il proprio padrone tornare piange per la tristezza di non averlo visto? O magari è nervoso per non riuscire a gestire le emozioni, o ancora, è felice perché sa che potrà finalmente giocare?
Ebbene, l’esperimento condotto dai ricercatori giapponesi e pubblicato sulla rivista specializzata Current Biology ha fatto una dolcissima sorpresa. Durante l’esperimento i ricercatori hanno indagato quali cambiamenti neurofisiologici stessero avvenendo nelle loro reazioni. Ed hanno scoperto che alla base del fenomeno c’è un aumento di secrezione dell’ossitocina, anche noto in maniera meno formale come “ormone dell’amore”. È lo stesso indicatore che aumenta quando una cagnetta allatta i propri cuccioli. Insomma, se vediamo piangere i nostri cani ciò significherebbe che stanno provando un’emozione in qualche modo simile a quello che provano per i componenti stretti del proprio nucleo. In una sola parola, piangono per l’incontenibile felicità.
In un certo senso potremmo dire che siamo ben oltre al concetto di famiglia, che nel mondo animale ha poca consistenza. I cani provano forti sentimenti di legame nel rapporto madre-cuccioli, e poi provano un senso di partecipazione ad alcune dinamiche di gruppo. Fatto questo che discende dall’antica appartenenza ai lupi. Quando piange rivedendoci, il nostro cane ci considera parte insostituibile del proprio branco. Ed ha una reazione fisica che lo porta a piangere. L’ulteriore spiegazione di questo fenomeno viene da un’evidenza mostrata dalla ricerca effettuata dallo staff del Professor Kikisui: un cane non piange per tutti.
I cani piangono quando torniamo a casa e la ragione è dolcissima
Quando il senso di solitudine termina per l’arrivo di una persona, se questi è un estraneo rispetto al suo gruppo di riferimento non si riscontrano fenomeni simili. Sembra ovvio ma, considerata la difficoltà di appurare la ragione fisiologica delle emozioni canine, ciò rende i risultati di questo studio una conferma molto dolce.
I cani piangono per la gioia estrema di ritrovarci. Se poi vogliamo aggiungere alla felicità del rincontro un premio speciale di riconoscenza, allora ricordiamo di grattarlo in punti speciali che lo faranno impazzire di gioia.
Conoscere le caratteristiche dei cani ci aiuta anche a gestirli meglio. Basti pensare che alcune razze potrebbero avere una tendenza maggiore a puzzare, perlomeno se dimentichiamo di curarne alcune caratteristiche.