Nel corso dell’ultima settimana la società ha pubblicato i risultati relativi ai primi tre trimestri del 2022 con numeri in deciso aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. LUVE, infatti, ha registrato un fatturato pari a 456,7 milioni di euro al 30 settembre 2022, in aumento del 29,6% rispetto al 30 settembre 2021. Il portafoglio ordini si è assestato a 196,4 milioni di euro, in crescita del 27,6% rispetto al 30 settembre 2021. Questi risultati non devono sorprendere in considerazione delle positive tendenze di lungo periodo che hanno caratterizzato il settore dei prodotti per la refrigerazione e il condizionamento. Quindi, i buoni risultati dei primi 9 mesi potrebbero spingere al rialzo LUVE.
Ma quanto vale il titolo secondo l’analisi fondamentale?
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Qualunque sia la metrica utilizzata per valutare il titolo in termini dei multipli di mercato, il titolo LUVE risulta essere sottovalutato di almeno il 50%. Questo livello di sottovalutazione è confermato, poi, dagli analisti. Il prezzo obiettivo medio ottenuto dalle raccomandazioni, infatti, esprime una sottovalutazione del 42%. Anche la dispersione delle indicazioni dei vari analisti è molto interessante, essendo inferiore al 15%.
Dal punto di vista del dividendo sicuramente LUVE non si può considerare tra le azioni con dividendo dal rendimento elevato. Allo stato attuale, infatti, il rendimento è inferiore al 2% e anche negli anni a venire le prospettive non sono delle migliori.
I buoni risultati dei primi 9 mesi potrebbero spingere al rialzo LUVE: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo LUVE (MILLUVE) ha chiuso la seduta del 19 ottobre invariato rispetto alla seduta precedente, a quota 20,00 euro.
La proiezione in corso è rialzista ma sta trovando un forte ostacolo in area 20,46 euro (I obiettivo di prezzo). Il superamento di questo livello potrebbe aprire le porte a un’accelerazione rialzista il cui obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 22,16 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione rialzista, poi, potrebbe collocarsi in area 23,86 euro (III obiettivo di prezzo).
Una chiusura giornaliera inferiore a 19,41 euro potrebbe far invertire al ribasso la tendenza in corso. In questo caso le quotazioni potrebbero scendere almeno fino in area 17 euro.