I BTP adesso sono da comprare o vendere dopo il rialzo dei tassi della BCE?

BCE sede-Foto da imagoeconomica

La BCE ha alzato i tassi di interesse al 4,5% a settembre, aumentando il costo del denaro ma anche dei rendimenti. Logico chiedersi adesso se sia conveniente acquistare i BTP oppure vendere.

Il mercato dei titoli di Stato a settembre è stato scosso dalla ennesima decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di aumentare i tassi di interesse. Oggi il costo del denaro ha raggiunti il livello del 4,5%, il più alto da oltre 10 anni. Questa mossa ha avuto l’obiettivo di contrastare l’inflazione, che in Europa ad agosto aveva registrato una crescita del 5,5% rispetto a 12 mesi prima. Il rialzo dei tassi ha avuto conseguenze immediate sul mercato monetario. Ma quali sono state le conseguenze per i possessori di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)?

BTP: cosa sono e come funzionano

I BTP sono obbligazioni emesse dallo Stato italiano per finanziare il debito pubblico. Hanno una durata variabile, in emissione, da 3 a 50 anni, e pagano una cedola fissa (gli interessi) generalmente ogni 6 mesi. Anche se di recente è stato emesso il BTP Valore che paga cedole con una frequenza più ravvicinata. Il rendimento di un BTP dipende dal rapporto tra la cedola e il prezzo di mercato del titolo. Più il rendimento sale sul mercato e più il prezzo deve scendere per fare adeguare il rendimento del titolo a quello di mercato.

Ovviamente vale anche il processo contrario, ovvero con rendimenti in discesa i prezzi tendono a salire. Ma il prezzo di mercato dei BTP è influenzato anche da un altro fattore, il rischio Paese. Ecco perché è molto importante tenere sotto controllo le spread, considerato un termometro di come il mercato percepisce il rischio del nostro Paese.

Come influisce il rialzo dei tassi della BCE?

Il rialzo dei tassi della BCE ha un effetto negativo sui BTP. Infatti rende meno attraenti i titoli a cedola fissa vecchi rispetto a quelli più recenti o a quelli con cedola variabile. Inoltre, aumenta il costo del debito per lo Stato italiano, che deve pagare interessi più alti per rifinanziare la sua quota di BTP in scadenza. Questo può mettere a rischio la sostenibilità del debito pubblico italiano, che si oggi supera pericolosamente il 140% del PIL. L’aumento del rapporto debito/PIL, per gli investitori è considerata una aggravante del rischio di insolvenza dello Stato Italiano. Da qui l’aumento dello spread nel mese di settembre e il relativo calo dei prezzi dei BTP che ha fatto alzare i rendimenti.

Perché non converrebbe vendere adesso i BTP

Per esempio, il prezzo del BTP decennale (Isin: IT0003256820) tra giugno e settembre è sceso da 114 centesimi a 107 centesimi. Ad agosto dello scorso anno, però il prezzo era a 125 centesimi. Chi avesse in portafoglio questo o altri BTP potrebbe farsi prendere dal timore di ulteriori ribassi e potrebbe essere spinto a vendere. Ovviamente la scelta  dipende dagli obiettivi e dal profilo di rischio di ogni investitore.

Chi ha acquistato i BTP prima del rialzo dei tassi della BCE e li detiene fino alla scadenza non subisce alcuna perdita. Infatti l’investitore riceve la cedola fissa e il rimborso del capitale nominale. Tuttavia, chi vuole vendere i BTP prima della scadenza potrebbe subire una minusvalenza. Inoltre occorre tenere in considerazione che se la durata residua del BTP è di molti anni, in un futuro prossimo i prezzi potrebbero recuperare un po’ di valore

Adesso sono con prezzi da saldo e rendimenti elevatissimi

D’altra parte, chi vuole comprare i BTP dopo il rialzo dei tassi della BCE può approfittare di prezzi più bassi e rendimenti più alti. Oggi il decennale scadenza a febbraio 2033, ha un rendimento del 4% netto annuo, livelli che non si vedevano da 10 anni. Il prezzo del BTP al momento della stesura di questo articolo è al minimo da inizio 2014. Acquistarlo adesso potrebbe essere un affare, specialmente se nei prossimi anni i tassi dovessero scendere, come molti analisti ipotizzano. E comunque si può sempre detenerlo fino alla scadenza e in questo caso ci assicureremo comunque un rendimento netto del 4% annuo

Una scelta difficile

I BTP adesso sono da comprare o vendere? Il rialzo dei tassi della BCE ha creato incertezza sul mercato dei titoli di Stato italiani. Chi possiede o vuole acquistare i BTP deve valutare attentamente i pro e i contro di ogni scelta, in base ai propri obiettivi e al proprio profilo di rischio. Quindi, i BTP adesso sono da comprare? Per molti analisti lo scenario che si prospetta è quello di un’opportunità di acquisto considerati il calo dei prezzi degli ultimi mesi. Magari chi acquista potrebbe puntare su durate più brevi, come l’ultimo BTP Valore, con una caratteristica unica che lo distingue tra tutti i BTP.

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