A quanto ammonta la pensione delle casalinghe? Come può andare in pensione una casalinga senza anni di contributi? Queste sono domande che spesso una persona che si è dedicata alla cura di casa e famiglia si pone quando si avvicina alla terza età. Tra le varie forme di trattamenti di tipo previdenziale e assistenziale a cui una casalinga può avere accesso, i Tecnici di ProiezionidiBorsa hanno deciso di selezionarne alcuni per analizzarli più nel dettaglio e vederli da vicino.
Pensione Fondo INPS e INAIL per casalinghe
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Quali sono i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere? I primi due punto dell’analisi riguarda l’iscrizione al Fondo INPS-INAIL. In un articolo precedente abbiamo illustrato come funziona la “Pensione INPS alle casalinghe a partire da 57 anni in questi casi”. Coloro che sono regolarmente iscritte al Fondo e possiedono almeno 5 anni di contributi, possono avere diritto ad una rendita INPS. Tale iscrizione al Fondo comporta anche la copertura assicurativa obbligatoria INAIL. Grazie a tale sussidio, la casalinga è coperta in caso di incidenti domestici o simili. In questo modo, laddove si certifichi una inabilità permanente conseguente all’incidente, la casalinga può avere diritto ad una rendita o una indennità INAIL.
Assegno sociale per le casalinghe senza anni di contributi
Tra i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere troviamo anche l’assegno sociale INPS, ex pensione sociale. Questo tipo di trattamento non è una vera e propria pensione, piuttosto si tratta di un sussidio che ha natura assistenziale. Ciò significa che il richiedente può averne diritto senza tener conto dei contributi sì, ma con redditi molto bassi. Rispettivamente il tetto massimo di reddito deve essere di 5.983,64 euro se non coniugati, 11.967,28 euro se coniugati. Per il 2021 l’importo mensile dell’assegno sociale è pari a 460,28 euro per 13 mensilità.
Pensione di cittadinanza per le casalinghe: in quali casi è possibile?
Anche la pensione di cittadinanza rientra tra i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere. Questa formula, come prevede la Legge n. 4/2019, si riserva alle persone che abbiano un’età superiore ai 67 anni e rientrino in alcuni limiti di reddito. Nello specifico, le soglie prevedono: un reddito non al di sopra di 9.360 euro; un valore degli immobili che non superi i 30.000 euro; un valore mobiliare non superiore a 6.000 euro. Per la pensione di cittadinanza si tiene conto anche di altri limiti di reddito che interessano i componenti del nucleo familiare.
Come è possibile vedere, si tratta di un sussidio economico che si distribuisce alla fascia di popolazione con redditi molto bassi. Quindi anche qui il conteggio dei contributi diventa ininfluente. In questi casi, è possibile rivolgersi ad un CAF o patronato per verificare l’effettivo possesso dei requisiti. L’importo della pensione di cittadinanza varia in base a determinati fattori reddituali e relativi al nucleo familiare.
Pensione di reversibilità INPS in caso di morte del coniuge
Da ultimo, affrontiamo il tema della pensione di reversibilità INPS. La casalinga a carico del coniuge, al momento della morte di quest’ultimo, potrebbe avere diritto alla pensione indiretta o di reversibilità INPS. La percentuale di reversibilità a cui si ha diritto varia in base alla eventuale presenza di altri familiari a carico come i figli ad esempio. La pensione di reversibilità è una forma di tutela economica che l’INPS eroga al coniuge del defunto. Risultando a carico del de cuius, il coniuge superstite potrebbe dunque acquisire il diritto a tale trattamento. Ecco dunque quali sono i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere.