Quando si parla di pensione parlare di 67 anni come età anagrafica di uscita, è inevitabile. Infatti la canonica e legale età pensionabile oggi vigente (e sarà così fino al 2026), è quella dei 67 anni di età. Significa che servono 67 anni di età per andare in pensione al raggiungimento di una determinata età contributiva. Possono bastare infatti 20 anni, ed è il caso della pensione di vecchiaia ordinaria. ma possono bastare 15 anni per le deroghe Amato o per l’opzione contributiva Dini, anche se si tratta di misure difficili da prendere perché ormai, obsolete, non servono più a nessuno.
Ma a 67 anni si va in pensione pure senza contributi, e con l’assegno sociale (ex pensione sociale). Ma come si fa ad uscire 5 anni prima di questa età? Domanda che molti lavoratori si fanno, anche perché tutti cercano di uscire prima dal mondo del lavoro. E sono diverse le misure che consentono uno scivolo di questo genere.
I 5 modi per prendere la pensione 5 anni prima dei 67 anni di età
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La prima misura che consente uscite a 67 anni di età è forse la più grande novità del 2023. Parliamo della quota 103. Il lavoratore che completa, nel 2023, 62 anni di età e 41 anni di contributi può sfruttare questo canale di uscita agevolato. E sono esattamente 5 anni in meno rispetto ai 67 anni di età, per il lavoratore che riesce a sfruttare il massimo vantaggio della misura. SI rammenda che 35 anni dei 41 anni di contributi necessari, devono essere neutri da contributi da disoccupazione o malattia, perché devono essere 35 anni di contributi effettivi da lavoro.
A 62 anni possono uscire anche quanti hanno una invalidità pensionabile pari ad almeno l’80%. Si tratta dell’invalidità specifica, cioè quella riconosciuta dalle commissioni mediche dell’INPS. Ed è una invalidità diversa da quella generica che viene riconosciuta dalle commissioni mediche delle ASL Quest’ultima infatti parla di riduzione della capacità lavorativa generale, mentre quella specifica riguarda la riduzione della capacità di svolgere le mansioni tipiche dell’attività svolta dal diretto interessato. E per la pensione con invalidità pensionabile, a 62 anni di età (ma si parte a 61 per gli uomini e 56 per le donne), servono almeno 20 anni di contributi.
Le altre strade
Chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni di età, completando almeno un anno di contributi prima di compiere i 19 anni, può avere accesso alla quota 41 precoci. E a 62 anni potrebbe essere l’età più semplice dove arrivare a 41 anni di contributi. Serve però appartenere alle 4 categorie di tutela che accompagnano la quota 41 per tutti. Bisogna essere alternativamente invalidi, caregivers, disoccupati o alle prese coi lavori gravosi. A 62 anni potrà andare in pensione anche chi raggiunge la carriera utile alla pensione anticipata ordinaria.
Per gli uomini la soglia contributiva utile è pari a 42 anni e 10 mesi di contributi. Per le donne un anno in meno, perché servono 41 anni e 10 mesi di contributi. Anche in questo caso, nessun limite di età ma 35 anni di contributi devono essere effettivi (come per quota 103 e quota 41 precoci). Infine, per le donne, le lavoratrici che compiono 62 anni nel 2023, possono rientrare, con 35 anni di contributi versati già nel 2022, nella nuova versione di opzione donna. A quella età, nessuna differenza in base ai figli avuti o a particolari categorie. Ecco quindi i 5 modi per prendere la pensione 5 anni prima di quanto invece un lavoratore pensava.