Sono diversi e numerosi i segnali che il nostro corpo invia quando registra una carenza di ferro, sebbene almeno all’inizio l’anemia potrebbe essere asintomatica. Quando tuttavia il numero di globuli rossi diminuisce in misura sensibile si avvertono subito dei sintomi facilmente riconducibili al calo dell’emoglobina. Mancando quest’importante proteina che trasposta l’ossigeno ai tessuti dell’organismo si inizia ad accusare alcuni fastidiosi sintomi.
Già al momento del risveglio si lamenta un senso di affaticamento, irritabilità, fiato corto, testa pesante, palpitazioni, disturbi del sonno e pallore. Sono soprattutto le donne ancora in età fertile a registrare una carenza di ferro nel sangue proprio durante il ciclo mestruale. Se i livelli bassi di emoglobina sono temporanei e si riferiscono alle perdite mestruali si potrebbe rimediare anche semplicemente curando l’alimentazione.
Si potrebbero infatti consumare in maggiori quantità proprio i 5 cibi che contengono miniere di ferro contro stanchezza, insonnia e anemia. La scelta degli alimenti giusti da inserire nel proprio regime quotidiano contribuisce a tenere a bada una serie di valori. Chi soffre dei più comuni disturbi come diabete, ipercolesterolemia, pressione alta può controllarne i valori già a tavola. Ad esempio sono questi “I 3 legumi meno calorici che contengono più ferro e proteine per abbassare velocemente la glicemia alta e il colesterolo cattivo”
I 5 cibi che contengono miniere di ferro contro stanchezza, insonnia e anemia
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Per un buon apporto di ferro si potrebbe anzitutto consumare un primo piatto di orzo che contiene 3,6 mg di ferro ogni etto e più proteine di altri cereali. Sarebbe preferibile scegliere quello integrale e soprattutto perlato per assicurarsi di non perdere alcune sostanze nutritive a seguito della lavorazione. Il secondo alimento da consumare abitualmente è la quinoa che oltre a 4 mg di ferro apporta aminoacidi e vitamine del gruppo B insieme a magnesio e fosforo. Gli amanti dei frutti di mare possono invece fare il pieno di ferro con le vongole che ne contengono addirittura in quantità superiori al fabbisogno quotidiano.
Altrettanto ricchi di ferro sono i pistacchi che tuttavia andrebbero consumati senza tostatura né aggiunta di sale e che garantiscono anche potassio e omega-3.
Il quinto alimento in grado di soddisfare buona parte del fabbisogno giornaliero di ferro sono i fagioli che ne assicurano 8 mg per ogni etto. Infine si consiglia di attingere scorte di ferro anche dalla varietà di frutta e verdura di stagione. Ad esempio “Ecco le verdure poco caloriche con meno zuccheri e carboidrati ma ricche di fibre e ferro che non gonfiano pancia e intestino”.
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