La pensione spetta dal primo giorno del mese successivo a quello di raggiungimento dei requisiti di accesso. O almeno la decorrenza della prestazione spetterebbe da quel momento. Se si fa tutto nel modo giusto e nei tempi giusti. Ma molti, per fare da soli e non dare soldi al patronato, al CAF o al professionista, commettono qualche errore. E la domanda di pensione potrebbe subire ritardi nella lavorazione. O potrebbe essere respinta. Ecco, quindi i 3 trucchi per non perdere il diritto alla pensione dalla sua effettiva decorrenza.
La prima cosa è la presentazione della domanda
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Un tempo bastava presentare la domanda il mese prima di andare in pensione. Ma oggi i tempi di lavorazione della domanda richiedono più tempo ed è consigliabile presentarla sempre 3 mesi prima del diritto. Non di più, perché se si presenta più di 3 mesi prima l’INPS non manda avanti la domanda. Il tempo giusto è, quindi, 3 mesi prima della decorrenza.
Se si compiono gli anni il 7 agosto la decorrenza della pensione è il 1 settembre. La domanda andrebbe presentata a partire dal 1 giugno per essere sicuri di ricevere il pagamento il 1 settembre. Che se poi il pagamento non arriva il 1 settembre saranno riconosciuti gli arretrati, certo. Ma intanto si resta senza reddito.
Per alcune categorie la domanda è doppia
Il secondo trucco è di valutare bene che tipo di pensione si richiede. Con l’Ape sociale e la Quota 41 si deve presentare domanda due volte. Una per il riconoscimento del beneficio, una per la domanda di pensione vera e propria. È bene, quindi, ricordarsi, quando si riceve l’accettazione del beneficio da parte dell’INPS di presentare domanda di pensione. Altrimenti non verrà mai liquidata.
Lo stesso discorso vale nel comparto scuola dove si presentano dimissioni alla fine dell’anno precedente. Quest’anno la data era fissata al 21 ottobre 2022. Ma fatto questo bisogna presentare anche domanda di pensione all’INPS per avere la pensione il 1 settembre 2023. Altrimenti si saranno presentate solo le proprie dimissioni e non la domanda per avere la pensione. E si resterà senza.
I 3 trucchi per non perdere il diritto alla pensione da subito
Il terzo trucco è considerare anche la finestra mobile richiesta dalla misura prescelta. Per Quota 100, Quota 102 è variabile da 3 a 6 mesi se si è lavoratori privati o pubblici. Per la Quota 41 e l’anticipata ordinaria è di 3 mesi. Invece, per l’Opzione donna e per la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi è di 12 mesi. La pensione di vecchiaia ordinaria non ha finestra.
La domanda va presentata 3 mesi prima del primo pagamento e non al raggiungimento del requisito. Tolta la pensione di vecchiaia, quindi, nella quale il raggiungimento dell’età coincide con il diritto, occhio alla finestra mobile. Perché se presentata troppo presto la domanda di pensione potrebbe essere respinta.