Gli insaccati fanno gola a chiunque e spesso finiscono nei panini di molti lavoratori che non possono consumare i pasti a casa. Sarebbe però preferibile scegliere i salumi a basso contenuto calorico e i cui valori nutrizionali possano garantire il giusto apporto di proteine. Ad esempio il consumo di 100 grammi di bresaola garantisce l’assunzione di 33 grammi di proteine, 2 di grassi e 0,4 g di carboidrati. Non a caso, fra gli affettati la bresaola è spesso consigliata a chi pratica attività sportiva o deve seguire un regime alimentare ipocalorico. E pur tuttavia “Ecco la verità sorprendente che pochi conoscono sulla bresaola e sulla tipologia di carne da cui si ricava”.
Piuttosto che rinunciare del tutto o bandirli definitivamente dalla propria dieta conviene sapere quali salumi sono meno dannosi di altri. Ecco i 3 salumi più proteici con meno sale e grassi per chi ha colesterolo alto o diabete e che non contengono lattosio o glutine. Sono ben pochi rispetto alla straordinaria varietà di salumi e insaccati che compaiono al banco degli affettati e comunque se ne raccomanda un consumo moderato.
I 3 salumi più proteici con meno sale e grassi per chi ha colesterolo alto o diabete e che non contengono lattosio o glutine
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I salumi che contengono una maggiore quantità proteica sono la bresaola con 33 grammi, lo speck con 30,7 g e il prosciutto crudo con 26,2 g. Benché il salame felino o Napoli, così come la coppa o il capocollo contengano all’incirca 30 grammi di proteine si dovrebbe evitarne il consumo. Ciò perché i salumi con meno grassi che quindi può mangiare anche il diabetico o chi soffre di ipercolesterolemia sono ben altri. Nello specifico, ci si riferisce al prosciutto crudo privo del grasso sopra la cotenna, la bresaola e lo speck di montagna.
A seguito delle recenti indicazioni del Ministero della salute le industrie dei salumi hanno ridotto al minimo l’utilizzo del sale nel processo di lavorazione. I soggetti che invece presentano particolare sensibilità ad allergie e intolleranze devono leggere con cura le etichette sui prodotti. Ciò perché attualmente sono in commercio dei salumi adatti a celiaci e intolleranti al lattosio per non dover rinunciare agli affettati. Si raccomanda comunque di controllare in maniera scrupolosa l’etichetta per verificare l’eventuale presenza di additivi, coloranti o dolcificanti.
Approfondimento
(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)