I 3 fattori che possono aiutare la Borsa italiana a raggiungere nuove vette nei prossimi mesi 

Piazza Affari

Ieri la Borsa di Milano ha chiuso in rialzo con un guadagno dell’1,5%. Dal minimo del 25 gennaio il recupero è stato di quasi il 6%. Da qualche seduta la Borsa di Milano va meglio delle altre Borse europee. Anche nell’ultima seduta Piazza Affari è stata la migliore tra i principali listini del Vecchio Continente.

Ieri gli operatori hanno fatto acquisti diffusi su tutti i titoli a maggiore capitalizzazione. Nel paniere delle 40 azioni a più larga capitalizzazione, soltanto due titoli hanno chiuso in calo, invece 10 hanno realizzato guadagni superiori al 2%. Tra questi, tre titoli hanno realizzato rialzi superiori al 4%. Nexi è salita del 6,1%, Tenaris del 5,9% e Moncler del 4,7%.

Secondo gli analisti di Mediobanca Nexi dovrebbe valere 20 euro, contro i 13,7 euro della chiusura di ieri. Quindi secondo questa analisi il titolo è sottovalutato del 45%. L’azione ha sfiorato i 20 euro a luglio dello scorso anno poi, ha iniziato un lungo trend ribassista. Il ritorno dei prezzi sopra 14,6 euro confermerà l’inversione del trend da ribassista a rialzista. Invece una discesa dei titoli nuovamente sotto 12,5 euro farà precipitare l’azione a 11 euro.

I 3 fattori che possono aiutare la Borsa italiana a raggiungere nuove vette nei prossimi mesi

Tre sono i fattori che offrono al nostro listino un vantaggio rispetto alle altre Borse. Il primo fattore è di natura macroeconomica. In Europa il nostro Paese è tra quelli che hanno reagito meglio e con più forza alla crisi economica. L’ISTAT ha confermato che il PIL nel 2021 è cresciuto del 6,5%, una performance che non si otteneva dal 1976.

Il secondo fattore è politico e istituzionale. Gli operatori professionali apprezzano che alla guida del nostro Paese ci sia Mario Draghi, che stimano moltissimo. Inoltre i mercati hanno apprezzato moltissimo la riconferma di Mattarella al Quirinale. Gli investitori valutano positivamente il tandem Mattarella-Draghi alla guida del nostro Paese.

Il terzo fattore è di natura finanziaria. Tra i maggiori listini europei la nostra Borsa è quella che più è distante dai massimi assoluti (insieme a quella spagnola). Ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso a 27.224 punti, ma la Borsa italiana toccò il massimo storico a marzo del 2000 oltre 51.270 punti. Rispetto alla chiusura di ieri la Borsa dista l’88% da quel massimo. Il nostro listino ha un margine di apprezzamento enormemente maggiore rispetto alle Borse di Londra, Parigi e Francoforte, tutte sui massimi storici.

Questi sono i 3 fattori che possono aiutare la corsa rialzista del nostro listino per quest’anno. Il 2022 potrebbe essere un anno migliore rispetto a quello che si è appena chiuso. Ricordiamo che nel 2021 il Ftse Mib ha guadagnato oltre il 23%.

Ieri la chiusura del Ftse Mib sopra 27.000 punti ha aperto la strada verso i 28.000 punti e il record annuale. Oggi il superamento dei 27.300 punti spingerà il listino fino a 27.600 punti. Mentre un ritorno sotto 27.000 punti riporterebbe i prezzi a 26.600 punti.

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