Analizziamo insieme i 3 casi in cui il figlio può ereditare la pensione del genitore. Tutti conoscono come pensione di reversibilità il trattamento previdenziale che spetta ai familiari superstiti del pensionato defunto. L’Inps riconosce al coniuge, ai figli, ai genitori, a sorelle e fratelli il diritto di percepire il rateo pensionistico in vece del soggetto deceduto. La quota di pensione a cui hanno diritto i membri del nucleo familiare varia in presenza di alcune specifiche condizioni.
Nell’articolo “A quanto ammonta la pensione di reversibilità?” il lettore troverà indicazioni relative all’importo dell’assegno pensionistico che spetta ai superstiti. Adesso vedremo in due minuti quali sono i 3 casi in cui il figlio può ereditare la pensione del genitore. Ciò perché il coniuge non è l’unico destinatario del beneficio previdenziale e anche ai figli in particolari circostanze spetta una quota del rateo mensile.
I 3 casi in cui il figlio può ereditare la pensione del genitore
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Le 3 circostanze che danno diritto alla percezione della pensione dipendono dall’età anagrafica, dall’eventuale condizione di disabilità e dall’assenza di redditi. Molto spesso i figli, al momento del decesso del genitore, si trovano in almeno due di queste condizioni. Il che equivale a dire che sono molto giovani e non sono economicamente autonomi.
La prima condizione per il godimento della pensione di reversibilità prevede che il figlio abbia un’età inferiore ai 18 anni. Fra i figli cui spetta l’assegno pensionistico rientrano anche i figli adottivi, quelli che il genitore ha legalmente riconosciuto o nati da unioni antecedenti.
Il secondo caso in cui il figlio matura il diritto al rateo pensionistico dipende dall’eventuale incapacità lavorativa dello stesso. In presenza di un figlio disabile non si tiene conto del requisito anagrafico, ma dell’inabilità allo svolgimento di una qualunque attività professionale. Non avendo possibilità di provvedere al proprio mantenimento, il disabile ha diritto al trattamento previdenziale a prescindere che sia minorenne o meno.
Il terzo caso in cui si ha diritto alla pensione del genitore è quello del figlio che studia fino al compimento dei 21 anni di età. Si dà per scontato che, essendo impegnato nello studio non abbia autonomia economica per provvedere a se stesso. Il termine temporale del godimento del trattamento previdenziale si estende fino a 26 anni se il figlio a carico sta compiendo studi universitari. Si tenga tuttavia conto che a conclusione del percorso universitario il diritto alla pensione decade.