Il libro autobiografico di Harry “Spare” (il minore) esce in tutte le librerie martedì 10 gennaio ma ci sono già delle anticipazioni roventi. Tra strategie di marketing e cruda realtà, cerchiamo di capire il vero al netto di un contorno costellato di deduzioni e controdeduzioni
La foto più bella a nostro avviso è quella lì. L’immagine che ritrae Lady Diana, Harry e William insieme su un tronco “acquatico” all’interno di un parco giochi. È il 1993 e mamma e figlio sono al Thorpe Park. Lo scatto ci piace perché riprende Diana che sorride a crepapelle come poche (rarissime) altre volte e perché con lei, uniti più che mai, ci sono, e si divertono, i due fratelli. La prima grossa verità è questa foto datata che testimonia la sintonia nella vita d’infanzia della coppia di maschietti.
L’history reale dei figli rivali dopo la morte di Diana e l’arrivo di Meghan e Kate
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Poi capita che viene a mancare il collante, Diana, e affiorano le rivalità. Soprattutto nel frattempo entrano nuovi elementi: Kate e Meghan, rispettivamente mogli di William ed Harry. E francamente ce le immaginiamo lì a fomentare e ingigantire ogni screzio. Perché se fossero state entrambe diverse, se realmente avessero fatto da paciere ciascuna per la sua parte, il sipario sulla rivalità tra i due si sarebbe abbassato ancora prima di alzarsi. Adesso per Harry il riservista martedi 10 il libro Spare rappresenterà un momento decisivo.
Il marketing è servito….ma non solo!
Certamente gli incassi saranno da capogiro perché se c’è un istinto che l’uomo per sua natura non riesce mai a domare, questo prende il nome di curiosità. E animati da tale sentimento, in tanti compreranno il testo autobiografico che da tempo promette scintille. Una mezza notiziola già è filtrata. E da un punto di vista squisitamente commerciale, non possiamo che considerala di “lancio” del libro. E tutto sommato, ci sta! L’anteprima sfuggita (?) agli editori riguarda la presunta aggressione fisica di William ai danni di Harry quando i due sono già adulti. C’è chi ci crede, chi meno. Intanto, è giù un successo.
Harry il riservista, martedì 10 il libro, proviamo ad incrociare le fonti
Se incrociamo le fonti, guardiamo anche alle recenti dichiarazioni del giornalista espertissimo del mondo reale anglosassone, Antonio Caprarica. Ritiene, in sostanza, che Harry stia giocando col fuoco. Che la popolarità del Duca di Sussex con la consorte, negli States, sia ai minimi storici e che la pubblicazione dell’autobiografia rappresenti l’ultimo tentativo utile a racimolare quote di denaro ragguardevoli.
Caprarica, d’altronde, non fa sconti nemmeno a Meghan che alcuni accostano a Lady Diana. Forzatura estrema, sebbene Meghan s’impegni anima e corpo per tentare l’impresa impossibile: somigliare alla donna che arriva a Bukingham Palace giovanissima. Incredula, ingenua, a nudo di scaramucce e malizia. Meghan, invece, è atterrata in Inghilterra direttamente da Hollywood con tanto di acume. Lo stesso dicasi per Kate.
Se il libro possa adempiere o meno a un’operazione verità è prematuro dirlo. Certamente risponde a una strategia di vendita. E rispetto ai contenuti in tanti sono pronti a scommettere secondo le parole del compianto poeta e politico britannico Noel Byron: “E dopo tutto cos’è una bugia? Solo la verità in maschera”. A dire che tra tante pagine e inchiostro, qualcosa di vero pure dev’esserci.