L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è necessario per ricevere la maggior parte dei benefici e delle agevolazioni economiche. Per questo motivo, va aggiornato annualmente. Le informazioni richieste vanno inserite accuratamente, perché eventuali errori potrebbero determinare l’irrogazione dei pensanti sanzioni pecuniarie e penali.
In realtà, grazie al meccanismo di compilazione telematica offerto dall’INPS, è difficile che vengano inseriti dati sbagliati, perché il sistema informatico dovrebbe individuare in maniera automatica le inesattezze. In caso contrario, bisogna procedere con la rettifica.
ISEE errato: le 2 procedure per corregge la documentazione ed evitare le sanzioni
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I contribuenti che si accorgono che l’ISEE non è stato compilato correttamente possono rimediare in due modi:

ISEE errato: le 2 procedure per corregge la documentazione ed evitare le sanzioni
- compilando e inviando il modello integrativo FC3, con la specifica delle informazioni errate oppure omesse;
- presentando una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica. In tal caso, il valore ISEE sarà determinato a seconda delle nuove informazioni inserite. Il secondo modello sostituirà il primo, senza ripercussioni per il contribuente interessato.
Attenzione a controllare con precisione l’ISEE, perché la mancata correzione delle inesattezze comporta l’irrogazione di sanzioni salate, ai sensi degli articoli 75 e 76 del Testo Unico sulla Documentazione Amministrativa (DPR n. 445 del 2000). L’Agenzia delle Entrate può sempre effettuare accertamenti sulle dichiarazioni e, se dovesse riscontrare delle incongruenze, decidere di infliggere le seguenti pene:
- sanzione amministrativa di ammontare compreso tra 5.164 e 25.822 euro;
- se i Bonus o le agevolazioni che sono stati percepiti sulla base del valore ISEE sbagliato sono superiori a 3.999,96 euro, potrebbe decidere anche per una pena detentiva da 3 mesi a 6 anni.
Ti sei accorto in ritardo degli errori ISEE? Ecco la soluzione
Oltre a queste sanzioni, può essere disposto il blocco delle prestazioni economiche ricevute indebitamente. Può, infatti, capitare che gli errori vengano scoperti solo dopo aver percepito un determinato beneficio. In tal caso, l’Agenzia delle Entrate pretenderà la restituzione degli importi versati oppure il pagamento del denaro di cui si è goduto.
L’art. 316 ter del codice penale punisce coloro che, tramite l’uso o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non veritiere, ottengono un profitto ingiusto. Bisogna, dunque, correggere sempre l’ISEE secondo una delle procedure indicate e bisogna farlo in maniera tempestiva. In caso contrario, sarà molto difficile evitare le sanzioni e la revoca dei bonus e delle agevolazioni.