Tanti italiani preferiscono farsi accreditare, direttamente in banca, il proprio stipendio mensile o la pensione maturata del mese. Una comodità che, però, nel 2023, si rischia di pagare cara. Arriva, infatti, una pessima notizia per chi ha un conto corrente dove far transitare questi introiti. Ed ecco qual è.
Il conto corrente, per quasi tutti noi, rappresenta, certamente, un grande aiuto per le famiglie italiane. Grazie a lui, infatti, possiamo fare tante operazioni che diventano automatiche, senza doverci preoccupare. Ad esempio, una volta le aziende ti davano l’assegno, a fine mese, come stipendio e dovevi poi tu andare direttamente in una banca a fartelo cambiare in contanti.
Stessa cosa con la pensione, anche se qui la resistenza, degli anziani, è più forte. Si calcolava, nel 2020, che 12,8 milioni di pensionati si recava, di persona, in Posta a ritirare la propria pensione. In questo caso, è necessario fare attenzione a quanti soldi, per legge, si possono tenere in casa. Grazie al conto corrente, possiamo domiciliare le nostre bollette, togliendoci dall’impiccio di ricordarci le varie scadenze delle fatture a nostro debito.
Il conto corrente, in banca, è certamente pratico ed utile per tanti motivi
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Anche l’utilizzo delle carte di credito e di debito è legato, ovviamente, al conto corrente. Anche se tanti hanno ancora il dubbio se convegna usare il Pos o i contanti per i vari pagamenti. Anche avere una carta ricaricabile, pur non essendo collegata al conto, può essere più pratico quando si tratta di ricaricarla.
Avere, infatti, un conto corrente ti permette di fare questa operazione anche solo con l’app della banca, senza dover andare in uno sportello automatico. Con evidente risparmio di tempo e sicurezza.
Non è tutto oro quello che luccica come dimostra questa pessima notizia per chi ha il conto corrente
Purtroppo, non è tutto oro quello che luccica, come si suole dire. Se hai l’accredito dello stipendio o quello della pensione su un conto che hai aperto, proprio per questa esigenza, il 2023 ti regala pessime notizie.
Infatti, la brutta notizia è che sono aumentati, nel 2023, i costi del conto corrente per le famiglie. Una indagine di Altroconsumo, per l’Economia del Corriere, infatti, non sembra lasciare spazio ai dubbi. I conti correnti, allo sportello (quindi, non quelli online) sono aumentati, come indicatore del costo complessivo, dell’8,65%.
Hai l’accredito dello stipendio o quello della pensione sul conto? Ecco perché tenerlo ti costa di più
Va meglio per chi ha il conto in una banca online. Infatti, l’aumento dei costi c’è stato, ma è contenuto al 2,17%. Qual è il motivo principale di questa crescita improvvisa e sostanziosa dei costi del conto corrente? La colpa, secondo Altroconsumo, è da attribuirsi, principalmente, ai costi fissi. Anche i costi variabili, comunque, sono cresciuti e questo non ci può certo far piacere. A partire dai pagamenti Cbill del PagoPA.
E cerchiamo di non finire in rosso, perché gli interessi passivi sono cresciuti del 4,15%. Perfetto, ma come facciamo a sapere quanto paghiamo di spese? In realtà, la banca ce lo comunica. Dovresti aver ricevuto a casa, infatti, il Riepilogo annuale delle spese, dove sono specificati i costi fissi e quelli variabili. Cambiare, a volte, è la soluzione migliore. La Banca d’Italia ha dimostrato come nei conti con più di 10 anni di vita si paghino 113,60 euro. I nuovi conti invece costano 64,90 euro.