Alle volte una buona pianificazione finanziaria non supera un sano colpo di fortuna. Questo vale soprattutto per gli oggetti che ci troviamo in casa o acquistiamo nei mercatini quasi inconsapevolmente. Un qualsiasi vinile, francobollo o persino oggetto tecnologico è in grado di assumere valori incredibili per ragioni particolari.
È questa la storia di un francobollo italiano che è persino facile da riconoscere, considerato il colore rosa impresso nella sua superficie. Il suo nome ufficiale è quello di “Gronchi rosa”. Questo francobollo italiano ha una storia unica. Ha una fortuna incredibile chi trova il francobollo italiano neppure così raro, visto che potrebbe far affluire nelle nostre tasche un bel patrimonio. Ma qual è la ragione del valore e cosa rappresenta?
Il valore di una tiratura di circa 60 mila pezzi
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Nel collezionismo ci sono poche variabili determinanti del prezzo. Una è lo stato di conservazione di un bene, ovviamente. Oppure anche l’ingente valore economico della sua fattura. Poi c’è la rarità, l’importanza simbolica e l’unicità. In quest’ultimo caso rientrano i casi degli errori di produzione. Ebbene il Gronchi rosa rientra in questa categoria. Così vediamo come è fatto.
L’anno di emissione è il 1961, nel mese di aprile. In estrema sintesi, il Presidente della Repubblica italiana Giovanni Gronchi stava per partire in missione istituzionale verso il Sud America, dove sarebbe atterrato anche in Perù. Come di consueto per queste occasioni le tipografie italiane celebrarono l’avvenimento con l’ordine di emissione di circa un milione di pezzi appositamente dedicati.
Nella superfice del francobollo si vedeva il profilo di un aereo e la mappa del Perù sul lato sinistro ed in sottofondo. Peccato che i confini rappresentati del Paese fossero sbagliati. Non erano stati aggiornati a dopo la guerra con la Colombia che aveva causato il cambiamento delle mappe. Si trattava di un incidente istituzionale imbarazzante, specie prima di una visita di Stato. Così il Ministero diede ordine di interrompere immediatamente la diffusione degli stessi. Nel caso di moltissimi esemplari, questi vennero inviati semplicemente al macero. I francobolli già applicati ma non ancora spediti, invece, furono ricoperti in fretta da un esemplare simile ma colorato di grigio. In questo modo non si sarebbe visto l’errore. Questi francobolli erano decine di migliaia. In questo caso la valutazione varia dalle poche centinaia ai 2.000 euro.
Ha una fortuna incredibile chi trova il francobollo italiano rosa neppure così raro
Ma nel frattempo alcune decine di unità erano già entrate in circolazione. Su quelli oramai non si poteva far nulla. E per chi possiede uno di questi il valore diventa realmente unico. Se in ottime condizioni il valore raggiungerebbe decine di migliaia di euro. Senza però pretendere di possedere tanto, potremmo cercare tra gli album di famiglia se troviamo un francobollo rosa con la mappa del Perù.
Il bello del collezionismo è che questo può riguardare qualsiasi oggetto, anche quelli usati dai bambini. Ad esempio alcune carte dei Pokemon diffusissime tra tanti giovani circa 20 anni fa possono avere un discreto valore sul mercato.
Se in casa abbiamo molti vinili oltre a ricercare il valore dovremmo imparare alcuni modi per esporli in maniera originale e di tendenza.