È una spezia originaria dell’India e appartenente alla stessa famiglia dello zenzero, il cardamomo può essere utilizzato per preparare piatti sia dolci che salati. Ma anche tisane e decotti che permettono di sfruttare le proprietà benefiche. L’olio essenziale presente all’interno dei semi sarebbe strepitoso per prevenire e curare le infiammazioni, per facilitare la digestione e come rimedio antisettico.
Le proprietà termogeniche del cardamomo aumentano la temperatura del nostro corpo accelerando il metabolismo e facendoci bruciare i grassi in maniera efficace. Ci aiuterebbe anche a tollerare il glucosio contrastando l’insorgere del diabete e facendoci espellere le tossine senza ostacoli. Non sono conosciute controindicazioni importanti anche in caso di gravidanza la spezia è sconsigliata soprattutto in vista dell’allattamento. Il problema sarebbe la ritenzione idrica, ma solo se si esagera con le dosi. Piccole quantità, invece, aiuterebbero a liberarsi dei liquidi e sostituirebbero ottimamente il sale.
L’importanza del tè indiano
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Ha incredibili proprietà antinfiammatorie questa spezia indiana che potrebbe essere grattugiata dentro il tè verde, le tisane o il caffè, per dare un sapore più incisivo alle bevande. Per questo in gravidanza sarebbe prezioso per combattere le nausee giornaliere. Il sapore è fresco e pungente e il profumo è balsamico e ricorderebbe il miele, il lime, il sandalo e l’eucalipto. Sarebbe dimostrato scientificamente che la polvere di cardamomo potrebbe migliorare la situazione addominale nel caso di aumenti di adipe, soprattutto se siamo soliti mangiare molti carboidrati.
Nel caso di alterazioni della flora intestinale, potremmo contrastare l’azione dei batteri cattivi con questa spezia e ristabilire il normale funzionamento dell’apparato digerente. L’intestino è una vera e propria centralina e i problemi di quest’organo diminuiscono la nostra forza e mettono in pericolo il sistema immunitario. L’arte del chai indiano prevede, in questi casi, un abbinamento potente e gustoso con la cannella. 10 minuti di infusione per ottenere una bevanda che accompagnerà i nostri allenamenti, le convalescenze o semplicemente le fatiche lavorative negli inverni freddi.
Ha incredibili proprietà antinfiammatorie e i semi combattono l’alitosi
Il cardamomo può essere utilizzato in baccelli, in polvere o tramite i semi. Se utilizziamo i baccelli otteniamo sapori più decisi, perché i semi chiusi sprigionano l’aroma più a lungo. Inutile, invece, mischiarlo con il coriandolo. Spesso queste 2 spezie vengono confuse perché i sapori sarebbero simili per i palati meno educati. E anche le proprietà non divergono di tanto. Ma il cardamomo sembra essere maggiormente apprezzato. Il sapore e l’odore del coriandolo non è ben sopportato da tutti e chi non lo ama lo descrive in maniera negativa, diversamente da chi lo utilizza spesso in cucina.
Mentre chi è solito masticare i semi di cardamomo si accorge sia del gusto avvolgente che della efficacia nel combattere il fastidioso problema dell’alito cattivo. La spezia, infatti, eliminerebbe i batteri del cavo orale e l’insorgenza di infezioni che portano alitosi. Essendo antibatterico, sarebbe utile anche nella prevenzione delle carie.