La tradizione culinaria italiana è ricchissima di ricette con erbe spontanee che possiamo raccogliere su tutto il territorio nazionale. Dalle più famose come le erbe aromatiche, fino a quelle più raffinate che pochi conoscono, come ad esempio gli asparagi selvatici, la cicoria, o i fiori di magnolia, buonissimi in mille ricette. E c’è una pianta in particolare che un tempo si mangiava in moltissime località di mare in Italia e in quasi tutto il Mediterraneo, ma che oggi sempre meno persone conoscono. Ed è un vero peccato, perché si tratta di una pianta molto semplice da riconoscere e da cucinare, oltre che una vera leccornia. Vediamo di che cosa si tratta.
Il critamo è una pianta tenera e carnosa che cresce sulle spiagge e tra gli scogli
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Parliamo del critamo (Crithmum maritimum), a volte impropriamente chiamato “finocchio di mare” anche se in realtà non è affatto imparentato con i finocchi. Si tratta di una pianticella alta circa 30-50 centimetri, con foglie e gambi molto carnosi e teneri, che si spezzano facilmente con le dita. È di colore verde brillante, con foglie allungate. È molto aromatica, ha un odore fresco che ricorda leggermente quello dell’anice. Cresce esclusivamente lungo le coste, e spesso molto vicino al mare, ad esempio tra le rocce, sulle scarpate, sui moli o direttamente nella sabbia. Ma come possiamo raccoglierlo e cucinarlo?
Guardiamoci intorno in spiaggia perché questa verdura marina è una leccornia che già i nostri nonni conoscevano
Il critamo è davvero semplice da raccogliere e cucinare. I gambi più vicino alla base della pianta possono essere un po’ legnosi, ma le punte sono molto tenere e si possono facilmente staccare con le dita. Possiamo raccoglierne un bel mazzetto (ma non nelle riserve naturali, dove non è consentito raccogliere piante selvatiche), e portarlo a casa per trasformarlo in un ottimo contorno.
Si mangia in insalata, insieme al pesce, o semplicemente bollito con aceto e limone
Guardiamoci intorno in spiaggia perché potremmo imbatterci nel critamo. Si tratta di una verdura estremamente versatile. Possiamo mangiarlo sia crudo che cotto. Generalmente lo si usa per arricchire insalate o come condimento per i piatti di pesce sia in umido che al forno. Ma è anche buonissimo consumato da solo come contorno. Facciamolo bollire per qualche minuto in acqua (basta poco tempo, perché il critamo è una pianta molto tenera), insieme a un cucchiaio di aceto bianco. Scoliamolo e condiamolo con sale e qualche goccia di limone. Piacerà a tutti i commensali.
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