Chi volesse impiegare il proprio denaro in modo sicuro e con un rendimento certo, dovrebbe rivolgersi ai titoli di Stato. Per investimenti con un orizzonte temporale superiore ai 24 mesi, i Buoni del Tesoro Poliennali sono lo strumento migliore, ma non tutti questi bond governativi oggi sono convenienti. Attenzione a non puntare su quelli che procurano perdite. Sarebbero guai a commettere questo errore con dei soldi sul conto corrente da investire.
Esistono vari tipi di BTP. Ci sono quelli a tasso fisso, che offrono una cedola annuale definita al momento dell’emissione e sempre uguale. Poi ci sono quelli a tasso variabile, come i BTP legati all’inflazione europea (inflation linked), oppure i BTP Italia, la cui cedola è legata all’inflazione italiana. Chi vuole fare un investimento sicuro adesso, questi sono i titoli su cui puntare.
Guai a commettere questo errore con dei soldi sul conto corrente da investire
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I titoli a tasso fisso e quelli a tasso variabile, hanno rendimenti diversi a parità di scadenza. Soprattutto hanno prospettive diverse rispetto all’andamento del prezzo. I BTP a tasso fisso sono favoriti in fase di calo dei rendimenti. Di contro i BTP legati all’inflazione danno il meglio in uno scenario con inflazione e tassi d’interesse in crescita. Vediamo perché e su quali BTP conviene puntare adesso.
I titoli di Stato a tasso fisso oggi sono sfavoriti. Per dimostrarlo basta fare un confronto tra BTP Italia, BTP inflation linked e BTP a tasso fisso con scadenza nel 2026. Il BTP con scadenza nel novembre del 2026 (Isin: IT0001086567), ogni anno distribuisce una cedola fissa del 7,2% lordo. Tuttavia da gennaio a oggi i prezzi sono passati da 142 centesimi a 137 centesimi, perdendo oltre il 3%. La tendenza discendente dei prezzi è destinata a proseguire nei prossimi mesi. A questi prezzi il BTP a scadenza ha un rendimento negativo dello 0,7%. Quindi chi lo acquista adesso e lo tiene fino al momento del rimborso, ci perde.
I BTP che possono avere una rivalutazione grazie all’inflazione
Il BTP inflation linked, con scadenza a maggio del 2026 (Isin. IT0005415416), al momento dell’analisi scambia a circa 108 centesimi. Tuttavia un anno fa era a 101 centesimi. In 12 mesi il titolo si è rivalutato di oltre il 7%. Alle attuali condizioni di mercato, il suo rendimento a scadenza sarà dello 0,4% annuo netto. Considerato che l’inflazione è destinata a salire, sia il rendimento che i prezzi saliranno nei prossimi mesi.
Il BTP Italia con scadenza maggio del 2026 (Isin: IT0005332835), scambia appena sotto i 105 centesimi, ma un anno valeva circa 99 centesimi. Quindi il BTP ha avuto una rivalutazione di oltre il 6%. Al momento dell’analisi il rendimento netto a scadenza è dello 0,6% annuo, ma un aumento dell’inflazione farà aumentare di prezzo questo titolo.
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