Guadagno di più se sposto 7.000 euro dal conto sul buono postale a 4 anni o sul nuovo BTP Valore? 3 alternative a confronto

Guadagno di più con un buono postale a 4 anni o con il BTP Valore-proiezionidiborsa.it

Svelati i tassi minimi garantiti del nuovo titolo di Stato in emissione da oggi, è tempo di fare le prime valutazioni. Ovviamente queste hanno senso solo se i prodotti messi a confronto hanno almeno un minimo di elementi in comune. Tipo la durata dell’investimento e il grado di rischio tanto dello strumento in sé quanto dell’emittente di turno. Al riguardo, per esempio, guadagno di più se sposto 7.000 euro dal conto sul buono postale a 4 anni o sul nuovo BTP Valore?

Entrambi i prodotti prevedono una durata complessiva di 48 mesi e rientrano nel perimetro degli strumenti dì investimento del reddito fisso. L’emittente s’impegna al rimborso del capitale a scadenza mentre i rendimenti sono noti in partenza Inoltre hanno quasi lo stesso grado di rischio, con il buono tuttavia più tutelato rispetto al BTP.

Il buono fruttifero postale 4 anni risparmiosemplice il buono Soluzione Eredità

Partiamo dalle possibili alternative sul risparmio postale oltre al buono ordinario. Quest’ultimo, infatti, è sicuramente il prodotto più plastico in termini di flessibilità di rimborso senza perdere gli interessi maturati. L’emittente li riconosce già dopo il 1° anno dalla sottoscrizione e poi ad ogni bimestre, insieme al rimborso del titolo.

Al netto del titolo ordinario, oggi i BFP di durata quadriennale sono i seguenti:

  • buono 4 anni risparmiosemplice, sia nella versione standard che premiale. Nel primo caso il rendimento lordo annuo a scadenza è dell’1,50% (6,13% lordo complessivo), nel secondo del 2,50% (il 10,38% lordo totale). In entrambi i casi la sottoscrizione richiede l’attivazione di un Piano di risparmio risparmiosemplice. Per il rendimento premiale, invece, servono almeno 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano;
  • buono Soluzione Eredità, dedicato tuttavia solo ai beneficiari di un processo successorio concluso presso Poste Italiane. Il rendimento lordo annuo a scadenza è del 3,00%, per un incasso lordo totale intorno al 12,55%.

Guadagno di più se sposto 7.000 euro dal conto sul buono postale a 4 anni o sul nuovo BTP Valore?

Sempre sulla durata a 4 anni, da oggi fino a venerdì, salvo chiusura anticipata, è in emissione il nuovo BTP Valore. La struttura dei rendimenti è del tipo step-up, cioè un interesse più basso nei primi 2 anni (3,25% lordo annuo) ed uno più alto (4% lordo annuo) nel biennio successivo. In più a scadenza ci sarà il 5X1.000 di premio fedeltà per chi acquista in emissione e terrà il titolo in portafoglio fino al 13 giugno del 2027.

Per avere un’idea di quanto rende, abbiamo già visto quanto si incassa netto in 4 anni investendo 10mila euro sul nuovo bond di Stato.

Pro e contro in ogni scelta d‘investimento

Se la faccenda della scelta riguardasse solo i rendimenti, il BTP Valore sembrerebbe spuntarla. Tra cedole nette semestrali e premio fedeltà finale, nel complesso s’incassa di più. Tuttavia, ogni prodotto finanziario ha pro e contro.

Al netto degli oneri fiscali sulle due tipologie di strumenti (12,50% di ritenuta su titoli di Stato e buoni postali), poi sui BFP non ci sono spese di gestione. Neanche sul BTP Valore ci sono commissioni per chi acquista in emissione, mentre sulle eventuali spese dossier titoli tutto dipende da caso a caso.

Altro discorso attiene al capitale. Il buono 4 anni risparmiosemplice dà la possibilità di accantonare periodicamente gli importi, anche contenuti, al fine di costituire un capitale nel tempo. Nel caso del BTP, invece, i soldi servono tutti all’atto dell’investimento.

Quanto agli interessi, il BTP li stacca ogni 6 mesi mentre il buono a scadenza (o a quelle previste dal titolo posseduto), insieme al rimborso del buono. Qui tutto dipende dalle esigenze personali. È meglio una piccola rendita periodica costante per affrontare qualche spesa o è preferibile un incasso maggiore in un’unica soluzione per una spesa più importante?

Infine c’è il rischio di eventuale rimborso anticipato. Il BFP da sempre diritto (entro i termini di prescrizione) al rimborso del capitale iniziale. Per i bond, invece, tutto dipende dalle condizioni di mercato all’atto della vendita. Sarà collocato a 100 in emissione e potrebbe avvenire, per esempio, di rivenderlo tra 2 anni a 97 come a 103. Nel primo caso ci sarebbe una perdita in conto capitale, nel 2° un guadagno. Il rischio è relativamente maggiore, e ciò spiega anche il perché del maggior rendimento.

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