Dopo avere segnato un doppio minimo in area 2,57 euro (minimi storici) il titolo HERA potrebbe avere invertito la tendenza in corso anche nel medio periodo. Allora dovrebbe essere facile guadagnare sul rialzo del titolo HERA?
In Borsa nulla è facile e sbagliare la scelta del titolo sui cui puntare o il timing di ingresso dell’operazione di trading potrebbe avere conseguenze negative sul portafoglio degli investimenti.
Guadagnare sul rialzo del titolo HERA
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Il titolo HERA (MIL:HER) ha chiuso la seduta del 16 agosto a quota 2,796 euro, in rialzo dello 0,25% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista, ma, come si vede dal grafico, da oltre due settimane le quotazioni sono bloccate all’interno del trading range individuato dai livelli 2,749 euro – 2,862 euro (I obiettivo di prezzo). Quest’ultimo livello si trova in corrispondenza del massimo di inizio luglio quando ha avuto inizio il ritracciamento che ha portato alla formazione del doppio minimo.
Gli sviluppi futuri, quindi, dipenderanno da quanto accadrà in corrispondenza di area 2,862 euro. Una chiusura giornaliera superiora a questo livello potrebbe aprire le porte al raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 3,157 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 3,452 euro.
Una chiusura giornaliera inferiore a 2,749 euro, invece, potrebbe spingere nuovamente le quotazioni verso i minimi storici.
Conviene investire su questo titolo azionario?
Dal punto di vista della valutazione basata sui multipli di mercato le azioni HERA risultano essere leggermente sopravvalutate con qualche eccezione in senso contrario. Ad esempio, il rapporto prezzi su utili mostra una sopravvalutazione di circa il 25% rispetto ai suoi competitors. È interessante notare che solo HERA e Italgas sono sopra la media del PE. Se, invece, si considera il Price to Book ratio scopriamo che la sottovalutazione del titolo è inferiore al 10%.
Allo stato attuale, la società gode di livelli di valutazione interessanti con un rapporto tra prezzo e fatturato relativamente basso rispetto ad altre società del settore. Allo stato attuale, infatti, questo rapporto è pari a circa 0,3 per l’esercizio in corso.
Anche il dividendo presenta un interessante rendimento che, al momento, è superiore al 4%.
Secondo quanto riportato su riviste specializzate, gli analisti hanno un consenso medio accumulare e un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 35% circa.
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