Capitale, tempo e rendimento sono i 3 elementi chiave (ma non gli unici) alla base di guadagno. In genere si sceglie uno strumento finanziario in funzione del rendimento atteso e in linea con il proprio profilo di rischio, senza un target preciso in termini di ritorno complessivo.
In altre circostanze, invece, la situazione s’inverte e si parte scegliendo un determinato ritorno finale. Ad esempio, per guadagnare 1.000 euro di interessi per le vacanze al mare in estate quanto capitale servirebbe a fine marzo?
Quanto capitale servirebbe sul risparmio postale
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Iniziamo dal risparmio postale. L’opzione percorribile a breve termine è quella legata all’offerta Supersmart ordinaria. Essa dura 180 giorni, 6 mesi, e riconosce un tasso di interesse annuo lordo a scadenza dell’1,50%. L’offerta prevede l’apertura del vincolo (minimo mille euro) e il rispetto dei 180 giorni, fermo restando che è possibile lo svincolo anticipato. Lo strumento è esente da costi (tranne la ritenuta del 26% sugli interessi e l’imposta di bollo nei casi di Legge) e il capitale gode della garanzia dello Stato.
Ora, per avere mille euro netto a fine settembre (tra 180 giorni) servirebbe oggi un vincolo di 183mila € (interessi netti 1.001,74 €).
Guadagnare 1.000 euro di interessi per le vacanze al mare in estate quanto capitale servirebbe a fine marzo?
Un’altra possibile soluzione rimanda al BOT, che gode del vantaggio di avere più scadenze alternative tra cui scegliere. Vediamo alcuni esempi concreti.
Il bond con ISIN IT0005500027 scade il 14 luglio 2023 e venerdì ha chiuso le contrattazioni a 99,211 centesimi. A questi valori di mercato servirebbe un capitale di circa 150mila € per guadagnarne più o meno mille netti a scadenza.
Allungando di un mese o più la scadenza diminuisce il capitale inizialmente necessario. Ad esempio il BOT ISIN IT0005505075 scade la vigilia di Ferragosto 2023 e prezza 98,903 centesimi. Pertanto a fine marzo servono 110mila € per averne più o meno mille netti a scadenza.
Ricordiamo che i BOT godono della garanzia dello Stato e che l’aliquota fiscale è al 12,50%. Inoltre vanno conteggiate le commissioni di compravendita del titolo e le spese legate al dossier titoli.
Il conto deposito vincolato
In chiusura consideriamo il conto deposito (CD). Tra le tante opzioni disponibili sul mercato vediamo 3 CD vincolati alternativi con caratteristiche peculiari.
Il Deposito Flash vincolato a 6 mesi di Banca Privata Leasing offre il 2,50% annuo lordo. Investendo 100mila euro oggi si ottengono a scadenza 1.250 € lordi, 925 € netti (aliquota 26%) a fine settembre. Tuttavia, gli interessi sono anticipati.
Anche Banca Smart offre lo stesso tasso annuo lordo sul vincolo a 6 mesi. Gli interessi sono però pagati a scadenza, mentre la banca consente di svincolare fino all’80% dei soldi versati, prima della scadenza. In tal modo si può disporre anzitempo di una parte del capitale, mentre gli interessi maturano fino a scadenza sull’intero importo del deposito.
Invece il conto Recall di Banca Cherry offre il 2,80% annuo lordo e le somme richiamate sono disponibili dopo 32 giorni. Pertanto, optando per la durata a 6 mesi basterebbe un capitale di 100mila euro per averne mille netti a fine estate.