Oggi in cui tutto è diventato caro diventa sempre più difficile arrivare a fine mese senza fare debiti. Fare la spesa al supermercato, come pagare l’affitto o la rata del mutuo casa o le semplici bollette luce e gas, è diventato proibitivo. Parimenti le spese di trasporto per andare al lavoro o mandare i figli a scuola sono salite alle stelle. Infine non mancano le varie ed eventuali, come una multa auto, un lavoro condominiale, l’invito a un ricevimento come il matrimonio, etc.
Per tutti, specie per le famiglie con figli a carico, diventa impellente la ricerca di un’entrata aggiuntiva. Può trattarsi tanto di un secondo lavoro quanto di una rendita da capitale. Vediamo al riguardo come guadagnare 1.000 euro certi in 29 mesi con 20.000 euro disponibili e da investire subito.
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Un modo alternativo e/o residuale per avere un’altra entrata è quello di garantirsi una rendita periodica o a scadenza. Ad esempio investendo i risparmi su strumenti del reddito fisso è possibile conseguire un extra guadagno. In più si ha la certezza del capitale, solo a scadenza o per tutto il tempo dell’investimento a seconda dei casi.
In questa fase dell’anno, i titoli del debito pubblico sembrano i prodotti più interessanti tra quelli disponibili. Tra guerra e caro energia, inflazione alle stelle ed elezioni politiche alle porte, il mercato vende BTP facendone salire i rendimenti. Certo, il rendimento reale resta pur sempre negativo (almeno per ora) considerato l’alto livello dell’inflazione.
Pro e contro dell’investimento in titoli di Stato
I BTP sono garantiti dallo Stato italiano e offrono a scadenza la certezza del capitale investito. Tradotto vuol dire che al termine dell’investimento il Tesoro restituisce il valore 100 iniziale. Pertanto il rendimento finale dipenderà anche dal proprio prezzo di acquisto del prodotto.
Tuttavia, l’eventuale vendita anticipata dello strumento potrebbe generare un guadagno o una perdita in conto capitale. Cioè una differenza positiva o negativa tra il capitale iniziale versato e quello finale incassato (al netto della cedola).
Inoltre ricordiamo che i bond di Stato hanno una tassazione agevolata al 12,50% e non prevedono imposta di successione. Quanto alla commissione all’intermediario, essa varia in base alla politica dei costi applicata dallo stesso.
Guadagnare 1.000 euro certi in 29 mesi con 20.000 euro del conto corrente
Prendiamo il caso di un single e/o una famiglia con figli che intendano procurarsi un extra guadagno con i risparmi disponibili. Ipotizziamo pertanto di investire 20mila in titoli di Stato. Ancora, l’investimento deve essere di breve durata, garantire la restituzione integrale del capitale a scadenza e offrire un buon rendimento.
Consideriamo il BTP con ISIN IT0005386245 e scadenza al 1° febbraio 2025, ossia con una durata residua di 2,42 anni (29 mesi circa). La cedola lorda annua è dello 0,35%, mentre al momento in cui scriviamo scambia a mercato a circa 95,22 centesimi. Tradotto vuol dire che il rendimento effettivo netto annuo si attesta al 2,114%, circa il 5,1% netto (commissioni escluse) in neanche 2 anni e mezzo.
Non si tratta di cifre pazzesche, ma se ponderiamo durata, rischio e rendimento il bilancio finale non è male. Che passa a lodevole se raffrontato al possibile rischio di restare liquidi.
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