Presentata in Parlamento nel 2016, la proposta di legge si è arenata alla discussione. Così attualmente rimane questa grossa ingiustizia sul lavoro tra donne italiane ed europee per il problema di salute della dismenorrea. Si tratta semplicemente di un ciclo mestruale particolarmente doloroso. I dati medici ufficiali indicano la sindrome in aumento. Infatti in Europa alcuni paesi hanno già riconosciuto il diritto al congedo mestruale.
In cosa consiste il congedo
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Le donne potrebbero usufruire di 3 giorni di permesso al mese pagati regolarmente come giorni lavorativi. Ciò perché per alcune donne i primi tre giorni del ciclo rappresentano quasi una malattia invalidante. I sintomi vanno da nausea a vertigini, forti dolori ed addirittura crampi. Ovviamente il congedo è riconosciuto in presenza di una precisa diagnosi medica che può comprendere dismenorrea o endometriosi. La proposta di legge in Italia è ancora al palo. Altri paesi del mondo, invece, sono decisamente più avanti.
Come fare per eliminare questa grossa carenza sul lavoro tra donne italiane ed europee per il problema di salute della dismenorrea?
I paesi a cui ispirarsi
Il primo paese al mondo a introdurre il congedo per ciclo doloroso è stato il Giappone addirittura nel 1947. Anche le legislazioni di Vietnam, Corea del Sud e Taiwan potrebbero essere prese ad esempio.
Cosa possono fare le aziende private
Alcune grosse multinazionali hanno deciso di agire da sole a tutela delle proprie dipendenti. Per esempio, lo hanno fatto Nike, Coexist e Zomato. In particolare il grosso nome della food economy ha concesso alle dipendenti donne 10 giorni di congedo all’anno per dismenorrea.
Altre misure a favore delle donne
Altri Stati hanno pensato ad altre tutele invece che al congedo. Per esempio in Scozia e Nuova Zelanda gli assorbenti sono distribuiti gratuitamente. In Italia invece si è fatto fatica a discutere la legge relativa alla riduzione dell’IVA sui prodotti igienici per donne, come se non fossero beni di prima necessità.
Speriamo che sia sanata in fretta questa grossa ingiustizia sul lavoro tra donne italiane ed europee per il problema di salute della dismenorrea.