Green Bond Vs Btp Green, è caccia all’investimento più conveniente: boom in Europa, Crédit Agricole fa da apripista nel 2025

Green Bond Vs Btp Green, è caccia all'investimento più conveniente: boom in Europa, Crédit Agricole fa da apripista nel 2025

Il 9 gennaio scorso Crédit Agricole ha concluso con ampio successo la prima emissione dell’anno di Obbligazioni Verdi, ottenendo ordini per 5 miliardi di euro. Contestualmente, cresce l’interesse verso i Green Bond in tutta Europa e l’emissione dei Btp Green da parte dello Stato italiano vanta ulteriori record di adesione.

Come si può facilmente intuire, i Bond Verdi presentano le medesime caratteristiche delle altre Obbligazioni, ma hanno come scopo il reperimento di risorse volte a finanziare progetti di interesse Ambientale. Non esiste attualmente una normativa universalmente riconosciuta su ciò che può essere definito davvero “green”, ma si trovano preziose linee guida redatte dall’International Capital Market Association. L’associazione, che ha sede a Zurigo ed è senza scopo di lucro, rappresenta de facto il punto di riferimento per i Principi standard di emissione globale di Green Bond e Social Bond.

Btp Green e Bond Green, il 2025 parte all’insegna dell’entusiasmo

Gli investimenti a medio-lungo termine, soprattutto se si parla di Titoli di Stato e Bond Verdi, sono in costante crescita. Nel 2024 l’emissione di Green Bond nell’area euro ha visto 2 miliardi di aumento rispetto all’anno precedente. Il volume raggiunto sfiora i 60 miliardi di euro, mentre a livello globale le obbligazioni ESG hanno raggiunto volumi di 980 miliardi di dollari.

Il 2025 ha aperto le porte a interessanti opzioni di scelta per i risparmiatori e investitori che preferiscono strumenti a medio-lungo termine. In Italia i Btp Green hanno ottenuto ampio successo: ai primi di gennaio la domanda è stata di 130 miliardi di euro (+140 miliardi di euro per i Btp a 10 anni). Il rendimento al 4,1% annuale ha invogliato all’acquisto, tanto che il Mef ha già annunciato ulteriori emissioni di Btp Italia e Btp Valore.

Crédit Agricole fa da apripista nel settore bancario, con l’uscita il 10 gennaio scorso di un’Obbligazione Bancaria Garantita in formato “Green” sul mercato italiano. La banca ha risposto all’entusiasmo mostrato per gli investimenti verdi, tanto che vanta il primato di essere la prima ad aver emesso un Green Covered Bond. Oggi, vanta una richiesta per oltre 5 miliardi per la recente emissione, offrendo un prodotto finanziario molto competitivo. Con una scadenza di 9 anni, a luglio 2033, il Bond avrà infatti una cedola annua del 3,5% lordo, mentre i proventi saranno destinati all’acquisto di immobili green.

Previsioni di ulteriore crescita per tutto il 2025

Le Obbligazioni a lungo termine, così come i Titoli di Stato a medio-lungo termine e in generale i prodotti di durata intorno ai 10 anni sembrano riscuotere sempre più successo. Nell’area euro si prevedono aumenti di emissione di Bond Green pari a circa 50 miliardi di volume in più, e incremento delle Obbligazioni ESG. A livello globale, si stima una crescita di 70 miliardi di dollari di volume, con almeno il 60% delle Obbligazioni di stampo sostenibile.

Alcuni fattori stanno concorrendo a questo crescente interesse: da un lato, la spinta innescata dagli Accordi sul Clima e dagli obiettivi Net Zero hanno incentivato i Paesi ad adottare strategie per equilibrare i danni provocati dalle emissioni di Carbonio. Dall’altro, l’impegno dell’UE concretizzatosi a dicembre 2024 con il Green Bond Standard, che promette maggiore trasparenza nel comparto ESG. La strada per gli investimenti verdi, dunque, sembra tutta in discesa.

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