Ogni giovane laureato ha un bel ricordo del periodo universitario e dei momenti passati tra i libri in compagnia dei colleghi.
Sappiamo che preparare e affrontare gli esami è molto stressante, ma l’università è anche altro. È unione, condivisione e perché no, forse anche passione. Sì, perché ciascun giovane studente sceglie liberamente il percorso di studi da intraprendere in base alle sue propensioni e, appunto, passioni.
Anni passati a seguire lezioni, imparare i manuali e fare stages curriculari. E così, arriva finalmente la fine di questo lungo iter e non si aspetta altro che entrare nel Mondo del lavoro. Si sa che all’inizio bisogna fare pratica e probabilmente anche accontentarsi. Non ci si può aspettare uno stipendio da urlo e quindi via con i classici tirocini extracurriculari che garantiscono soltanto un rimborso spese.
L’indennità varia in base all’azienda ed alla sua politica, ma una cosa è certa: lo stipendio è spesso molto basso. Si lavora tanto per guadagnare poco e la scusa è sempre quella che bisogna fare esperienza. Oggi, però, sembra che finalmente qualcosa stia cambiando e che ci stiamo avviando verso un migliore panorama professionale per tutti i giovani laureati. Vediamo cosa c’è di nuovo sotto il sole.
Grandissime novità in arrivo per i giovani che non dovranno più accontentarsi dei soliti tirocini sottopagati
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In un’audizione dello scorso 6 aprile al Senato, l’attuale Ministro del lavoro Orlando ha parlato della necessità di riformare proprio i tirocini. Secondo il Ministro, questo strumento crea grandi incertezze nei giovani che hanno terminato l’iter universitario e non sono formativi come dovrebbero. Infatti, aziende e imprese spesso prediligono assumere tirocinanti invece di stipulare contratti regolari a tempo determinato o indeterminato. Questa situazione non porta soltanto incertezza, ma anche una tale precarietà e sfruttamento che si richiede un intervento veloce e mirato. Infatti, grazie agli stanziamenti del PNRR si potenzieranno sia i programmi volti a sviluppare le competenze individuali che l’alternanza scuola-lavoro, come annuncia il Ministro.
La decisione principale sembra quella che prevede la progressiva sostituzione del tirocinio con il più stabile contratto di apprendistato.
Attendiamo le nuove linee guida sul tema, da parte del Governo e di concerto con le Regioni, entro il prossimo 30 giugno. Intanto, è importante sapere che ci sono grandissime novità in arrivo e che stiamo facendo piccoli passi verso un profondo e florido rinnovamento.
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