Gli scienziati spiegano perché questa bevanda molto amata farebbe venire sonno per la presenza di una sostanza che assomiglia a un sedativo

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Estate, stagione in cui consumiamo davvero una quantità industriale di bevande, acqua e bibite. Per non parlare di ghiaccioli, granite e gelati. Se il buongiorno si vede dal mattino, nei prossimi mesi daremo davvero fondo alle scorte nazionali di bibite e gelati. Ricordando anche che potremmo fare in casa delle bevande salutari ed economiche, utili a dissetarci, ma anche a depurare l’organismo. Tornando alle bibite tradizionali dell’estate, ce n’è una particolarmente apprezzata anche dagli italiani, che in queste settimane tiene testa al nostro amatissimo vino.

Parliamo della birra, autentica protagonista di centinaia e centinaia di feste che si tengono sul territorio nazionale. Birra da gustare, ma da non assumere in dosi eccessive, ricordando che l’abuso di alcol potrebbe diventare pericoloso per noi ma anche per gli altri. Proprio parlando di birra, ecco che gli scienziati avrebbero risposto a un quesito che molti di noi si fanno, dopo aver bevuto 2/3 birre.

Cosa scatena la sonnolenza e il giramento di testa

Sarà capitato a molti di noi, anche a quelli tradizionalmente moderati nell’assunzione di bevande alcoliche, di festeggiare con un paio di birrette in più. A differenza del vino, abbiamo sentito calare una sonnolenza pesante abbastanza simile a quella di un sedativo. Come spiegato in questo studio medico, l’effetto sarebbe dovuto semplicemente al luppolo, sostanza protagonista di questa bevanda molto amata. Consideriamo che tecnicamente il luppolo è un’erba aromatica della famiglia della Cannabacee. In molte culture e tradizioni gli estratti del luppolo venivano e vengono ancora usati come tisane e decotti anestetizzanti.

Gli scienziati spiegano perché questa bevanda molto amata farebbe venire sonno per la presenza di una sostanza che assomiglia a un sedativo

Non è certo, ma leggenda e storia si uniscono nel confermare che già gli antichi Egizi conoscessero e usassero il luppolo. Addirittura, i suoi estratti sarebbero stati usati per curare i dolori dei malati di lebbra. Ma i primi abbinamenti luppolo-birra si devono ad alcuni botanici e frati tedeschi del Medioevo.

Le origini storiche

Quando e dove, oltre a salvare le preziose opere letterarie della storia antica, si procedeva alla coltivazione di molte erbe e spezie. Nella Baviera del 1500 cominciarono a comparire poi le prime fabbriche artigianali di birra a base di acqua, luppolo e orzo. Gli scienziati spiegano perché questa erba sia nata come sedativo per diventare poi parte di una delle bevande più amate del Mondo.

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