Il consumo di frutta e verdura fresca nella bella stagione si alza notevolmente. Spinti dalla voglia di freschezza e leggerezza siamo portati a consumarne in grandi quantità. Soprattutto se si tratta di frutta e verdura a buccia rossa che ci aiuta a favorire un’abbronzatura al top da esibire sotto l’ombrellone. Purtroppo alcuni di noi fanno una spiacevole scoperta, quella di essere diventati improvvisamente allergici a questi buonissimi doni della natura. Parliamo delle pesche e delle albicocche. Gli scienziati ci dicono perché possiamo improvvisamente scoprire di essere allergici a questi gustosi e dolci frutti di stagione.
Le allergie crociate
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Capita a molti di sviluppare allergie anche in età adulta. Spesso si è stati soggetti allergici nell’infanzia con le tipiche allergie da fieno. Non molti sanno che soffrire di allergie ambientali può facilitare lo sviluppo di altre allergie, come quelle alimentari anche in età adulta. Si tratta delle allergie crociate. Alla base di questo fenomeno vi è lo scatenarsi di reazioni allergiche a proteine simili presenti nei vegetali e nei frutti. Una risposta immunologica eccessiva da parte del nostro organismo che reagisce alla presenza di alcune proteine comuni fra elementi allergizzanti.
Ecco che anche chi è allergico agli acari può sviluppare allergie ad alcuni cibi. Chi lo è alle graminacee può sensibilizzarsi nei confronti di cocomero, limone, arance, melone, pesche e pomodori. Meno nota è la reazione crociata di chi è allergico alla betulla che può diventarlo anche verso mele, fragole, prugne, finocchi e prezzemolo.
Si chiama ENEA la proteina causa di queste fastidiose allergie
Nel 2019, i ricercatori dell’IBBR-CNR di Napoli in collaborazione con gli scienziati del CAAM di Roma, hanno individuato una proteina nella pesca e nell’albicocca che presenta forti somiglianze con quelle presenti nel lattice e nella manioca. Hanno chiamato ENEA la proteina colpevole della pericolosa allergia. I test condotti sui pazienti hanno evidenziato la correlazione fra la proteina presente in pesche e albicocche e il principale allergene del lattice che è di origine vegetale.
Cosa fare se si hanno allergie?
La cosa più saggia da fare è ripetere a distanza di qualche anno dei test allergologici e scoprire in questo modo se ve ne sono di nuove. I medici inoltre in queste occasioni forniscono preziose tabelle sulle allergie crociate in modo che ogni soggetto allergico possa essere allertato in caso sviluppi qualche sintomo sospetto dopo aver mangiato un alimento. In questo modo si potrà agire tempestivamente comunicandolo al medico. È grazie ai test condotti che gli scienziati ci dicono perché possiamo improvvisamente scoprire di essere allergici a questi gustosi e dolci frutti di stagione.