Il 2023 è stato senza ombra di dubbio un anno eccezionale per il settore bancario che ha visto una performance di oltre il 40% dell’indice settoriale. Questo risultato, però, è stato ampiamente amplificato dall’andamento di Unicredit che con un rialzo di oltre l’85% è stato, insieme a Leonardo, il migliore titolo dell’anno. Quali potrebbero essere gli scenari più probabili per il 2024 di Intesa Sanpaolo e Unicredit, le regine del settore in Italia?
Prima di discutere quali potrebbero essere gli scenari più probabili per il 2024 di Intesa Sanpaolo e Unicredit, un commento sull’andamento di Intesa Sanpaolo che ha registrato una performance molto inferiore rispetto a quella dell’indice di settore. La banca guidata da Carlo Messina, infatti, ha registrato un rialzo di poco inferiore al 27%. A questo risultato, però, va aggiunto un dividendo di 0.16 € che contribuisce con una performance aggiuntiva di oltre il 6%.
Per Intesa Sanpaolo il 2024 potrebbe essere l’anno della verità: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 29 dicembre a 2,6435 €, in rialzo dello 0,04% rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dal grafico la tendenza in corso è saldamente rialzista con le quotazioni che hanno segnato nuovi massimi storici anche rispetto ai livelli pre crack di Lehman&Brothers. Nel lungo periodo, quindi, l’andamento del titolo bancario è stato eccezionale. Adesso, però, le quotazioni si trovano ad affrontare la forte resistenza in area 2,85 €. Solo il superamento di questo livello potrebbe aprire le porte a una nuova accelerazione rialzista verso il punto di inversione più vicino in area 4,3 €.
Un segnale di debolezza, invece, potrebbe arrivare da una chiusura mensile inferiore a 2,2942 €.
L’inizio del nuovo anno potrebbe essere molto impegnativo per le azioni Unicredit: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 29 dicembre in rialzo dello 0,72% rispetto alla seduta precedente, a quota 24,565 €.
A differenza di Intesa Sanpaolo, le quotazioni di Unicredit sono molto lontane dai massimi storici segnati in area 160 €. La storia del titolo, quindi, è completamente diversa. Adesso, però, le quotazioni si trovano ad affrontare l’area di resistenza a 26 € che già in passato ne aveva frenato l’ascesa. Per questo motivo le prossime chiusure mensili potrebbero essere decisive.
La rottura di area 26 € potrebbe favorire la ripartenza al rialzo secondo lo scenario mostrato in figura. In caso contrario potrebbe essere probabile un ritorno in area 16,7 €. Solo una chiusura mensile inferiore a questo livello potrebbe favorire una ripartenza al ribasso.
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